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Gaming

Il seguito di Cyberpunk 2077 deve essere più distopico, svilupparlo negli USA sarà di aiuto

today28 Giugno 2024 32

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Cyberpunk 2077 si svolge a Night City, una metropoli fittizia in un’ambientazione distopica dove le corporazioni hanno il potere e vige la legge del più forte, ma lo sviluppatore CD Projekt RED ritiene di non essersi spinto abbastanza in là con la distopia nel videogioco e vuole catturare meglio i problemi che devono affrontare gli americani all’interno del sequel, noto con il nome in codice Orion, che è attualmente in fase di sviluppo nel nuovo studio di CDPR a Boston. Il primo gioco è stato sviluppato in Polonia, ricordiamo.

In un nuovo episodio del Podcast AnsweRED, Pawel Sasko, direttore associato del prossimo Cyberpunk, ha parlato dell’argomento, spiegando anche in che modo aver trasferito la produzione del gioco negli USA abbia aiutato.

Gli USA aiuteranno il team a creare un miglior seguito di Cyberpunk 2077

“Ritengo che non abbiamo abbastanza calcato la mano in alcuni punti”, ha detto Sasko. “Ad esempio, per quanto riguarda la crisi dei senzatetto, quando la guardo mi dico che in Cyberpunk 2077 non abbiamo gestito la cosa nel modo giusto. Pensavamo di essere distopici, ma abbiamo solo sfiorato la superficie”.

Dan Hernberg, produttore esecutivo del sequel di Cyberpunk, ha scherzato sul fatto che in Cyberpunk 2077 c’era “un senzatetto in una tenda da qualche parte” e che il team pensava che fosse sufficiente, per poi sentirsi dire dagli americani che avrebbero avuto bisogno di “un’intera città” di persone senza una casa a Night City per catturare la crisi dei senzatetto nel Paese. Sasko dice che vivere in America gli ha dato una prospettiva migliore su quanto siano diffusi questi problemi.

Sasko dice anche che lavorare su Orion in America li aiuterà a cogliere discrepanze che potrebbero sembrare meno d’impatto ma che hanno un valore, come ad esempio come sono fatti i tombini, i lampioni, in che modo sono posizionati lungo le strane i cassonetti. Ammette che in Polonia e più in generale in Europa le cose sono diverse rispetto agli USA e quindi avere una visione (anche dal punto di vista culturale, non solo degli oggetti) più chiara della nazione nella quale è ambientato Cyberpunk può solo che essere d’aiuto.

Ovviamente il trasferimento a Boston ha anche altri motivi.





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Scritto da: redazione

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