Un recente ritrovamento ha fatto emergere tanti possibili titoli alternativi per Donkey Kong valutati da Nintendo prima del lancio americano, tra i quali uno davvero strano: Kong Dong. Com’è avvenuta la scoperta?
All’inizio degli anni ’80, la casa cinematografica Universal portò in tribunale Nintendo per Donkey Kong, in un celebre processo che ha fatto storia del settore dei videogiochi. L’accusa riguardava la presunta violazione dei diritti d’autore di King Kong, un marchio della compagnia. Fu il presidente di Universal stesso, Sid Sheinberg, a volere la causa, alla ricerca com’era di una porta per entrare nell’allora nascente mercato videoludico.
Non sessuale
In realtà Universal minacciò di fare causa a diverse compagnie, ree di aver violato il marchio. L’unica che resistette fu Nintendo, che decise di andare a processo guidata dall’avvocato John Kirby (da lui il nome del personaggio rosa che tutti amiamo). Considerando che Donkey Kong era il suo più grande successo dell’epoca, se non avesse vinto la causa la storia dei videogiochi sarebbe stata molto diversa da come la conosciamo. Il processo iniziò nel 1982 e si concluse nel 1984, con una vittoria netta di Nintendo che così poté tenere il personaggio di Donkey Kong.
La corposa documentazione del caso fu depositata negli archivi nazionali. Nelle scorse settimane, lo storico dei videogiochi Norman Caruso ha deciso di visitare gli archivi per consultarla, scoprendo alcune curiosità, condivise online. Una di queste riguardava il titolo stesso di Donkey Kong.
Shigeru Miyamoto, l’autore del gioco, affermò durante il dibattimento che furono presi in considerazione diversi titoli per il gioco, tra i quali King Kong stesso. Uno dei documenti ritrovati da Caruso, riporta tutti quelli che furono valutati, tra i quali alcuni davvero strani (non che Donkey Kong non sia strano, beninteso): Funny Kong; Kong the Kong; Jack Kong; Funky Kong; Bill Kong; Steel Kong; Giant Kong; Big Kong; Kong Down; Kong Dong (!); Mr. Kong; Custom Kong; Kong Chase; Kong Boy; Kong Man; Kong Fighter; Wild Kong; Rookie Kong; Kong Holiday; e Donkey Kong.
A saltare subito all’occhio è sicuramente Kong Dong, che potremmo tradurre in Kong Batacchio o il Batacchio di Kong, per far capire come mai sarebbe stato il titolo perfetto di un videogioco degli anni ’80 pensato per tutti. Probabilmente chi lo ha proposto era giapponese e non conosceva i doppi sensi che la parola dong si porta dietro. Interessante anche la presenza di Funky Kong, nome che sarà poi ripreso da Rare in Donkey Kong Kountry.
Leggiamo anche la trascrizione delle parole del giudice sulle differenze tra Donkey Kong e King Kong, che contiene delle chicche niente male, come il fatto che il personaggi principale fosse identificato come Mario (quindi niente Jumpman): “Donkey Kong è comico e divertente. Il giocatore cerca di far salire l’idraulico Mario su una struttura di travi facendogli salire scale e correre su rampe, evitando ostacoli, barili, travi e altri ancora. L’obiettivo del gioco è portare Mario in cima, dove può liberare una ragazza dalle mani di un grosso gorilla. Il buffo, infantile e non sessuale Donkey Kong ha un aspetto umoristico [sic] e stuzzica Mario saltando in su e in giù e pavoneggiandosi in vari modi.”
Che avrà voluto dire per “non sessuale?” Comunque il giudice ha notato le enormi differenze tra i due gorilla. “Nella migliore delle ipotesi, Donkey Kong è una parodia di King Kong, ma una parodia di questo tipo non è una violazione del copyright.”
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