L’Accordo Quadro, firmato a Palazzo Piacentini tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Ricerca sul Sistema Energetico (RSE), alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy con delega alle Politiche Spaziali e Aerospaziali, Adolfo Urso, si concentra sullo sviluppo di tecnologie avanzate per la mappatura delle fonti energetiche rinnovabili e il monitoraggio dinamico delle infrastrutture energetiche. Le attività congiunte previste dall’accordo si concentreranno sul monitoraggio delle installazioni energetiche e sull’identificazione di nuove aree considerate ideali per la creazione di impianti di generazione da fonti rinnovabili ((idroelettrico, solare, biomasse, geotermico).
L’accordo tra ASI e RSE mira a esplorare nuove frontiere nell’utilizzo di tecnologie per migliorare l’efficienza delle risorse rinnovabili e ottimizzare la gestione delle infrastrutture energetiche. In particolare, l’osservazione della Terra dallo spazio offrirà dati preziosi per il monitoraggio dell’albedo terrestre e la radiazione solare e infrarossa, essenziali per la pianificazione e l’implementazione di strategie energetiche sostenibili.
“Questo accordo si inquadra perfettamente nella nuova politica sullo Spazio che il governo Meloni sta realizzando fin dall’inizio della legislatura – ha sottolineato il ministro Adolfo Urso -. Abbiamo destinato infatti risorse significative all’Agenzia Spaziale Europea, così come all’Agenzia Spaziale Italiana, destinando nel complesso 7,3 miliardi di euro per i programmi spaziali fino al 2026. La legge quadro sullo Spazio, che è ora all’attenzione del Parlamento, pone l’Italia all’avanguardia in Europa nelle nuove realtà spaziali e consentirà alle imprese del nostro Paese di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo che ci sono nella Space Economy. Questo accordo siglato oggi tra ASI e RSE riveste una particolare importanza perché mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, con particolare attenzione alle applicazioni energetiche di ultima generazione, allo sviluppo di soluzioni alternative per la mitigazione dei cambiamenti climatici e al monitoraggio delle risorse. L’osservazione della terra dallo Spazio diventa così uno strumento indispensabile per sviluppare una politica sostenibile e rendere più competitive le nostre imprese, in riferimento anche ai progetti di cooperazione-scientifico tecnologica con i paesi del Nord Africa, in piena sintonia con il Piano Mattei
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“La firma di oggi rappresenta una ulteriore conferma del ruolo delle attività spaziali come elemento di sviluppo e crescita in differenti settori della società e dell’economia”, ricorda il presidente dell’ASI, Teodoro Valente. “Risulta sempre più strategico far ricorso ai dati di osservazione della Terra per lo sviluppo di servizi utili al monitoraggio delle risorse, all’implementazione di piani di servizio per la gestione e individuazione di siti idonei per l’uso e lo sfruttamento delle materie prime. Con il partner RSE lavoreremo insieme non solo per un miglior controllo della distribuzione delle reti, ma metteremo a frutto le nostre competenze per una cooperazione che tenga conto di attività attente al tema del cambiamento climatico e all’ottimizzazione delle risorse idriche. Non di minore importanza è poi il tema delle energie rinnovabili: lo spazio, e l’Italia con i propri campioni nazionali, nell’uso di energie alternative ha dato una forte impulso allo sviluppo di celle solari altamente performanti, utilizzabili anche a terra. Il complesso di questa importante e nuova collaborazione è un lavoro che ha anche una prospettiva internazionale con un occhio attento verso i paesi della sponda mediterranea dell’Africa e del continente Africano. Un continente a cui guardiamo con attenzione per uno sviluppo integrato con la nostra Europa. L’individuazione di soluzioni in grado di minimizzare il consumo delle necessarie risorse idriche per sistemi di agricoltura intelligenti, richiede tecnologie che tramite i dati da monitoraggio satellitare permettono lo sviluppo di soluzioni ad hoc e gestibili in tempo reale. Questo è un obiettivo centrale del Piano Mattei che guarda in particolar modo allo spazio come fattore comune di crescita e di cooperazione paritaria, pienamente inserito nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”.
“La collaborazione con ASI rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle tecnologie spaziali nelle soluzioni energetiche del futuro. Unendo le reciproche competenze e il know-how, potremo sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo, sviluppando e implementando progetti innovativi per la transizione del Paese, che contribuiranno anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo comune è creare sinergie che conducano a un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato”, ha dichiarato Franco Cotana, amministratore delegato di RSE.
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