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Kusturica ad Ischia Global, da Maradona a Visconti

today10 Luglio 2024 20

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di Ansa
  

Kusturica ad Ischia Global, da Maradona a Visconti


(di Francesca De Lucia)
(ANSA) – NAPOLI, 10 LUG – Probabilmente è stato il primo al
mondo a intitolare una piazza a Diego Armando Maradona: il
regista Emir Kusturica nel villaggio dove si tiene il suo
Kustendorf international film and music festival ha dato alle
strade il nome di grandi personalità, da Fellini a Che Guevara,
e non poteva mancare l’amico che raccontò nel celebre
documentario del 2008.
“Ho sempre amato la ribellione e i ribelli, i pionieri che
guardano avanti rispetto al loro tempo”, dichiara Kusturica,
ospite di Ischia Global, dove ha parlato del suo rapporto con
l’Italia partendo proprio da Diego, napoletano-argentino. “Il
caso di Maradona poi è quello rarissimo di un giocatore di
calcio che oltre i piedi usava benissimo anche il cervello. Ha
sempre pensato ai poveri, ha battuto l’Inghilterra in un
particolare momento storico.

Intitolargli una piazza è stato il
minimo, se avessi potuto gli avrei dato una vita più lunga e
migliore. Lo meritava. In campo era calmo e tranquillo ma al
fischio finale si scatenava l’inferno della sua vita”.
In quel villaggio a 200 km da Belgrado dove Kusturica ha
deciso di abitare, lo spazio più importante è dedicato però a
Luchino Visconti. “È il mio regista preferito, il più grande
esteta al mondo. Ho imparato a fare film attraverso i suoi film,
le sue inquadrature. E poi ha incarnato la migliore sintesi
immaginabile: un aristocratico comunista. Il suo film del cuore?
Difficile, forse ‘Senso’, anche se ‘Morte a Venezia’ quando ero
studente era il massimo per parametri estetici. Qui a Ischia c’è
la sua amata dimora e voglio visitarla”.
Che ‘tutto iniziò’ grazie all’Italia il regista serbo
bosniaco tiene a ricordarlo: “Quando nel 1981 Carlo Lizzani mi
telefonò per invitarmi a Venezia per me fu come essere travolto
da un uragano. A consegnarmi il Leone d’oro migliore opera prima
per ‘Ti ricordi di Dolly Bell?’ fu Italo Calvino”.
Tra i registi contemporanei ama Garrone e Sorrentino, ma per
loro tornerebbe a fare anche l’attore? “Sì certo, per loro sì,
ma non credo che abbiano bisogno di me. Sono venuti spesso al
mio festival, c’è una bella amicizia, stima, rispettano gli
anziani!”, scherza.
Kusturica ha chiuso invece con la musica. “In 25 anni ho
fatto più di mille mille concerti, anche quell’avventura partì
dall’Italia, ricordo il primo a Villa Ada: temevo non venisse
nessuno ed arrivarono in diecimila, senza pubblicità. Per la
prima volta un film (Gatto bianco, gatto nero, ndr) faceva da
traino a una rock band. Ma affrontare il pubblico stanca”.
Il film su Dostoevskij, o meglio sulle sue atmosfere, lo
farà: “Ad ottobre inizio la preparazione, in questi giorni sto
limando la sceneggiatura e continuerò a lavorarci questa estate
in Grecia”. (ANSA).
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di Ansa
  





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Scritto da: redazione

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