Swen Vincke, capo di Larian Studios, ha svelato di recente quello che era una sorta di sogno da parte del team, nel caso in cui non si fosse concretizzato l’accordo con Wizards of the Coast per ottenere la licenza e sviluppare Baldur’s Gate 3: creare un nuovo cRPG su Fallout.
La questione è molto ipotetica, anche perché poi le cose sono andare in maniera decisamente diversa e l’accordo è andato a buon fine, portando ai grandi risultati che abbiamo tutti visto con Baldur’s Gate 3, ma è interessante vedere il punto di vista di Larian e quello che poteva bollire in pentola fino a qualche anno fa presso il team.
La questione viene riportata in una recente intervista a Vincke pubblicata dalla rivista Edge, nella quale il CEO di Larian spiega vari retroscena che hanno portato allo sviluppo del celebrato RPG dell’anno scorso.
Baldur’s Gate, Fallout o Ultima
La ricerca di un brand riconoscibile come Dungeons and Dragons era importante per Larian, che aveva già raggiunto un notevole successo con Divinity: Original Sin ma attendeva di poter fare il grande salto con l’uso di un franchise di grande spessore.
L’idea iniziale fu dunque di proporre a Wizards of the Coast un progetto per Baldur’s Gate 3, ma c’era una certa incertezza sull’esito della proposta.
Mentre attendevano di capire come sarebbe andata, in Larian avevano dunque elaborato altre possibili idee nel caso in cui non fossero giunti a un accordo per l’uso del brand di Baldur’s Gate, che puntavano a nomi alquanto altisonanti.
In sostanza, le altre due idee erano Fallout e Ultima: “Poteva essere Ultima, poteva essere Fallout o poteva essere Baldur’s Gate”, queste erano le tre possibili strade che Larian sembrava vedere di fronte a sé per utilizzare un franchise importante.
Per Larian, non c’erano molte altre scelte per quanto riguarda un franchise importante per la creazione di un nuovo RPG. La prima scelta era Baldur’s Gate, più nelle corde del team e probabilmente anche molto più percorribile delle altre, ma sembra che la prima proposta a Wizards of the Coast non sia stata particolarmente convincente, anche perché il team era impegnato su Divinity: Original Sin 2. Solo dopo una rielaborazione l’accordo è stato trovato.
Le altre possibilità risultano molto affascinanti ma anche molto difficili, in effetti: Ultima è un brand praticamente sepolto tra le proprietà intellettuali di Electronic Arts, ed è difficile immaginare che possa tornare in scena senza il supporto di Richard Garriott, l’autore della serie.
Fallout poteva essere una possibilità, ma è ugualmente difficile immaginare che Bethesda avrebbe lasciato la sua preziosa IP a Larian: tuttavia, il precedente di Fallout: New Vegas da parte di Obsidian poteva rappresentare una possibilità concreta di collaborazione.
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