Se avete amato le atmosfere lugubri e noir di Dostoevskij dei Fratelli D’Innocenzo, vi segnaliamo che al cinema in Italia c’è questo nuovo film noir investigativo asiatico che potrebbe fare al caso vostro.
Stiamo parlando di Il mistero scorre sul fiume di Wei Shujun, film cinese presentato al Festival di Cannes nel 2023 per la categoria Un Certain Regard, nuova opera dell’autorePremio speciale della giuria al Festival di Cannes nel 2018 per On the Border e precedentemente selezionato per Cannes anche con Striding into the Wind del 2020 e Ripples of Life del 2021.
Un noir che, come molti titoli di genere che stanno arrivando dalla Cina negli ultimi anni, come Il lago delle oche selvatiche e Fuochi d’artificio in pieno giorno, per risalire agli imprescindibili Il tocco del peccato e I figli del fiume giallo, offre uno sguardo su un passato geograficamente e temporalmente lontano ma capace di schiudere floride riflessioni sulla contemporaneità. La storia è ambientata negli anni ’90, nel villaggio di Banpo, nella Cina rurale, e inizia quando il corpo di una donna viene ritrovato in riva al fiume: il coscienzioso Ma Zhe, capo della polizia criminale, dirige le indagini sull’omicidio che portano rapidamente a un arresto fin troppo facile, ma diversi nuovi indizi spingono Ma Zhe a scavare più a fondo negli strani comportamenti nascosti dei suoi concittadini…
Il film è tratto dal racconto ‘Errore in riva al fiume’ di Yu Hua, edito nel nostro paese da Einaudi nella raccolta dal titolo Torture pubblicata nel 1997 e oggi fuori catalogo.
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