Sembra passata una vita tra Memento e Oppenheimer, eppure c’è un filo conduttore che li lega nella filmografia di Christopher Nolan: ecco cosa hanno in comune, raccontato proprio dal regista stesso.
Christopher Nolan ne aveva parlato durante un’intervista con Kevin McCarthy, che aveva puntualizzato come in Memento il colore fosse soggettivo mentre l’uso del bianco e nero fosse per un punto di vista oggettivo, chiedendogli poi come avesse gestito tutto questo in Oppenheimer.
“Credo ci sia un rapporto molto stretto tra Memento e Oppenheimer”aveva risposto Christopher Nolan. “Quello che ho imparato con Memento è saper impostare il viaggio cinematografico del pubblico e volevo utilizzare di nuovo quel metodo. Tecnicamente ed esteticamente è un bel modo per lavorare, soprattutto nel passaggio avanti e indietro tra colore e bianco e nero”.
Il punto per Christopher Nolan rimane comunque la narrativa: “È una tecnica narrativa che serve soprattutto a orientare il pubblico. Memento è stato un film complesso da realizzare, Oppenheimer anche però in maniera diversa, ma volevo che le persone sentissero la differenza di quando guardano una scena a colori sperimentando quello che provava Oppenheimer, mentre per il bianco e nero è più il punto di vista del personaggio di Robert Downey Jr. Il cambio tra le due cose è un ottimo elemento subliminale per sottolineare la differenza”. Christopher Nolan lo spiegava anche per la sequenza di apertura di Oppenheimer.
E voi che ne pensate di questo approccio? Diteci la vostra nei commenti!
Tra l’altro Robert Downey Jr aveva detto che Oppenheimer è il film migliore che abbia mai girato.
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