Elevato livello di refrattarietà a polvere e acqua anche con immersione per uso anche agonistico
Il brand danese Jabra da anni è tra i più seguiti e amati per la capacità di offrire tecnologia al servizio di un ascolto musicale di qualità. Concept progettuali a partire dal fattore di forma e dai materiali come nel caso degli Elite 8 Active Gen 2, True Wireless dal design ben poco ingombrante e senso di robustezza immediato. Per inciso questo modello rientra nel novero di quelli pensati con comandi a pressione meccanica e non a sfioramento, attraverso gli interruttori posizionati nella parte esterna delle cuffie. La custodia ha solo il coperchio di forma piatta, mentre il terminale USB-C è posizionato all’opposto nella zona concava, diminuendo l’ingombro in tasca.
Musica & Sport
All’interno della confezione trovano posto le cuffie nell’unità di ricarica, il cavo USB-C/USB-Ccon adattatore 3,5mm stereofonico, 4x diversi cappucci in silicone per migliorare l’alloggiamento nel condotto auricolare. Gli Elite 8 Active Gen 2 sono ancor più destinati alla platea di appassionati di musica che praticano sport in virtù del grado di protezione IP68: il primo numero indica la protezione totale dall’ingresso di polvere e sabbia, il secondo è indice di totale impermeabilità. In tal senso gli auricolari sono dichiarati capaci di resistere fino a 1 metro di profondità per 30′ minuti “senza subire danni”.
La custodia è invece classificata IP54, quindi “solo” resistente a polvere e schizzi. Cuffie e unità di ricarica sono quindi ideali per chi va spesso al mare o in piscina, così come sono adatte per gli sportivi che praticano agonismo. In aggiunta questo modello ha grado di certificazione militare MIL-STD-810h: cuffie più resistenti a sollecitazioni, cadute, schiacciamenti e temperature estreme.
Suono bilanciato e potente
L’uso intenso che ne abbiamo fatto ci ha dimostrato che il grado di protezione da agenti esterni e la capacità di lavorare anche sotto il sole cocente non intaccano minimamente la resa. Driver al neodimio da 6 mm, elemento altrettanto fondamentale la resa sonora, dove da tempo Jabra è punto di riferimento per gli amanti della musica in movimento. Sottinteso che trattasi sempre e comunque di cuffie true wireless: l’audiofilo non potrà mai raggiungere il medesimo risultato rispetto a un headset over-ear con solido isolamento meccanico.
La bilanciatura qui è eccellente, è possibile intervenire attraverso vari preset per esaltare alti, medi e bassi (Neutro, Parlato, Aumenta bassi, Aumenta acuti, Semplice) e tramite un efficace equalizzatore a 5x bande. Un risultato notevole che ci ha regalato momenti esaltanti sia con musica classica che leggera tra rock, RnB, metal, easy listening. Piacevole scoprire che c’è respiro ampio anche in gamma alta per cuffie capaci di competere con produzioni ben più costose. Codec supportati AAC, SBC, Bluetooth 5.3 (anche multipoint).
Compatibilità anche con il passato
La presenza dell’optional con jack 3,5 mm collegabile all’attacco USB-C e la capacità della custodia di effettuare trasmissione Bluetooth consente l’ascolto di materiale musicale proveniente da fonti analogiche come per esempio walkman, vecchi amplificatori, televisori, ricevitori radio oppure il tipico terminale offerto sugli aerei di linea. Anche senza essere a conoscenza della sezione D/A dedicata possiamo affermare che il risultato tecnico è sopra la media, in una riuscita comunione tra passato e presente.
Gradevoli anche le telefonate, con ottima acquisizione della voce dell’interlocutore e di chi indossa le cuffie grazie ai 6x microfoni MEMS; attivabile il filtro di riduzione del rumore del vento. L’ANC è il sistema di abbattimento del rumore esterno ed è molto efficace, i cappucci in silicone già posizionati consentono un decente isolamento meccanico, con il consiglio di provare almeno una diversa taglia per tentare un risultato ancora superiore. La modalità “trasparenza” apre i microfoni mescolando il suono ambientale in misura ottimale. Se mentre si ascolta si rimuovono gli auricolari dalle orecchie la riproduzione va automaticamente in pausa.
App pratica e funzionale
L’operatività va a completarsi grazie all’app gratuita scaricabile dal marketplace, mentre i comandi agli auricolari non possono indurre (quasi) per nulla a fraintendimenti in quanto occorre premere fisicamente la parte esterna un numero di volte corrispondente alla funzione desiderata: attivazione/disattivazione ANC, traccia successiva/precedente, play/pausa, apertura/chiusura chiamata.
È comunque possibile riconfigurare i comandi per ciascun auricolare. La pressione per impartire il comando provoca inevitabilmente una spinta meccanica verso l’interno, il che alla lunga potrebbe incidere sulla comodità nell’arco della giornata. Il set Elite 8 Active Gen 2 ha un’autonomia totale dichiarata di 56 ore con la custodia senza ANC, gli auricolari possono fornire fino a 14 ore di riproduzione senza ANC, noi siamo arrivati a circa 7 ore con la cancellazione operativa. La ricarica rapida consente circa 60′ minuti in soli 5-6 minuti.
Qualche extra da rivedere
L’audio “Dolby spaziale” non ha avuto alcun impatto rispetto alle prove che abbiamo condotto con i brani musicali, attivo o spento l’ascolto non ci è sembrato sensibilmente diverso. Le cose cambiano selezionando l’offerta “Soundscape”, con effetti sonori a scopo più o meno rilassante presenti nell’app: al netto di un loop dove si percepisce il “gradino” di fine file e la ripresa dello stesso che andrebbe risolto con un aggiornamento, attivando la spazialità il suono diventa meno verticale e apparentemente più aperto, ma questo effetto ci la lasciato la sensazione di un risultato addirittura meno efficace.
A disposizione suoni come rumore rosa e bianco, tempesta perfetta, folla, giornata piovosa, cinguettio degli uccelli, torrente gorgogliante, ventola, cascata o per esempio immersione. Assente l’opzione Dolby Head Tracking, ci sono i comandi vocali tramite assistente Google da configurare e personalizzare con la propria voce in pochi semplici passaggi.
Conclusioni
A conti fatti le Elite 8 Active Gen 2 ci hanno regalato un’esperienza molto positiva anche nelle calde giornate estive, poco vistose, decisamente performanti e refrattarie ad acqua e polvere. Musicalmente divertenti e sensibili anche alle alte frequenze, ampiezza nel restituire una gamma equilibrata su cui si può intervenire a piacere con preset ed EQ. L’unica vera riserva resta quella in caso di massiccio utilizzo dei comandi fisici, che inducono a esercitare pressione meccanica verso l’interno: da una parte più sicuri del movimento, dall’altra il rischio di un certo fastidio. Del resto la soluzione comandi touch a sfioramento, specie per chi è amante dell’attività fisica e si ritrova con i polpastrelli sudati, sarebbe pressoché impossibile da percorrere.
Post comments (0)