L’Intelligenza Artificiale applicata al mondo del lavoro preoccupa anche in Italia: Keywords Studios Italy srl, azienda leader nello sviluppo di videogiochi che collabora con svariate altre software house a livello internazionale, dopo 10 anni di costante crescita di fatturato ha segnato nell’ultimo anno per la prima volta una flessione negli affari. Come conseguenza diretta, il direttivo della società ha deciso di licenziare 31 dei suoi 159 dipendenti dalle sue sedi di Roma e Cinisello Balsamo (MI).
Già questo provvedimento potrebbe far storcere il naso, ma la cosa peggiore agli occhi dei professionisti e dei sindacati è il fatto che l’azienda ha dichiaratamente deciso di sostituire tali figure lavorative mediante l’impiego dell’IA.
Sindacati sul piede di guerra
La circostanza ha scatenato la reazione di numerose sigle sindacali – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – le quali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione, il cui immediato effetto è il blocco degli straordinari e preannunciando la possibilità di organizzare 2 giornate di sciopero.
“Riteniamo discutibili – si legge nel comunicato – le modalità e le tempistiche con cui è stato scelto di avviare la procedura di licenziamento collettivo in questione: non a caso a ridosso delle ferie estive, con esclusione a priori del ricorso agli ammortizzatori sociali o a qualsiasi altro piano aziendale che non preveda il ricorso a 31 licenziamenti”.
“Chiediamo pertanto all’azienda – concludono i sindacati – di rivedere la propria decisione di riduzione del personale e di rendersi disponibile a cercare soluzioni alternative atte a salvaguardare i livelli occupazionali, richiamandola a una maggiore responsabilità sociale d’impresa, che metta al centro la persona nell’azione e nella pianificazione dei processi lavorativi”.
Persone sostituite dall’IA per ridurre i costi
Il personale in questione è “da sempre considerato dalla stessa azienda l’eccellenza dell’area produttiva dell’intero Gruppo Keywords a livello internazionale. Tuttavia, l’azienda intende sacrificare proprio questi lavoratori per ridurre il costo del personale al solo scopo di aumentare i propri margini di profitto, consapevole tra l’altro di ridurre, così facendo, gli elevati standard di qualità offerti ai propri clienti”.
La riorganizzazione del gruppo “prevede l’affido di alcune attività umane all’intelligenza artificiale, oltre al trasferimento di larga parte dell’area produttiva in un mega hub già attivo in Polonia; questa scelta ha già prodotto pesanti tagli del personale nella stessa area produttiva (Globalize) anche in Irlanda, Spagna, Germania, Brasile e Giappone”.
IA e Scioperi nel Mondo
La decisione arriva quasi contemporaneamente alla messa in atto dello sciopero che il sindacato americano SAG-AFTRA aveva ventilato sin dallo scorso settembre, sebbene negli States siano attori e doppiatori ad essersi movimentati contro le software house e non gli sviluppatori. Dopo la protesta di autori e sceneggiatori Hollywoodiani, che ha interessato gran parte del 2023 concludendosi con gli accordi di Novembre, sono dunque sempre di più le categorie di lavoratori che si schierano compatte contro l’utilizzo dell’IA per soppiantare o comunque ridurre il valore del loro lavoro.
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