Vi ricordate di Stop Killing Games? Si tratta di una iniziativa partita agli inizi di aprile, a seguito della discutibile (per usare un eufemismo) decisione di Ubisoft di rendere totalmente inaccessibile The Crew, chiudendone i server. Questa iniziativa chiede che l’accesso ai video game sia sempre garantito, almeno in quelle parti che non hanno necessariamente bisogno di appoggiarsi ad una infrastruttura online (ad esempio, le modalità single player).
La petizione Stop Destroying Videogames
Nell’Unione Europea, si potrebbe arrivare persino ad una legge che imponga alle compagnie del settore di garantire l’accesso ai video game. L’iter è stato avviato con una iniziativa popolare: una petizione lanciata da alcuni cittadini, chiamata Stop Destroying Videogames, che potrebbe venire presa in esame per poi divenire un atto giuridico europeo, nel caso vengano soddisfatti determinati requisiti.
I requisiti in questione sono la raccolta di un milione di firme e il raggiungimento delle soglie minime di firme in alcuni singoli stati europei. La petizione è partita il 31 luglio e al momento ha superato quota 125.000 firme, ma ha tempo fino al 31 luglio 2025 per soddisfare i requisiti. Come scritto sopra, nel caso i requisiti vengano soddisfatti, l’iter procederà, anche se poi starà alla discrezione degli organi europei stabilire se accogliere la richiesta o meno. Se siete interessati, trovate la petizione qui.
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