Elon Musk ha riacceso la sua disputa legale contro OpenAI, presentando una nuova denuncia federale presso il tribunale della California settentrionale. La causa, depositata lunedì, accusa i cofondatori di OpenAI, Sam Altman e Greg Brockman, di aver tradito la missione originaria della società, che era quella di sviluppare tecnologie di intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità. Musk sostiene che Altman e Brockman lo abbiano manipolato astutamente per co-fondare quella che lui definisce una “falsa impresa no-profit”, promettendo che OpenAI sarebbe stata trasparente rispetto alle alternative orientate al profitto. Elon Musk è stato uno dei co-fondatori di OpenAI nel dicembre 2015
Questa non è la prima volta che Musk accusa OpenAI di aver violato gli accordi fondativi. Già in passato, Musk aveva presentato una causa, successivamente ritirata senza spiegazioni a giugno, in cui denunciava che OpenAI non aveva rispettato l’accordo originario tra lui e gli altri cofondatori, che prevedeva di mantenere il codice sorgente della tecnologia aperto. Marc Toberoff, l’avvocato di Musk, ha dichiarato al New York Times che questa nuova causa è “molto più incisiva”. La denuncia sostiene che OpenAI abbia violato le leggi federali per frodare Musk. Le accuse mosse da Musk hanno il potenziale di scuotere l’intera industria dell’intelligenza artificiale. Se le sue affermazioni si dimostrassero fondate, potrebbero emergere nuove regolamentazioni e una maggiore attenzione alla trasparenza e alla sicurezza nello sviluppo delle tecnologie IA.
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