La tecnica già nota, è tornata alla ribalta con un caso eclatante data l’entità della cifra da pagare. Il tutto in un paradiso del turismo: Ibiza
di FoodCulture
Siamo in piena stagione turistica e come tutti gli anni, ai selfie con immagini da sogno e vacanze esibite con sorrisi prima ripassati attraverso gli ormai obbligatori filtri di Instagram e TikTok, si alternano proteste per conti esagerati e denunce per truffe o fughe di fronte al momento di pagarlo, il conto. Una delle tecniche più usate, definita sin pa, è risalita alla ribalta per via di un fatto accaduto in un ristorante di Ibiza, alle isole Baleari. Dove la “stecca” al conto ha raggiunto la cifra di 13mila euro.
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Un uomo, cinque donne, una fuga
La tecnica della “banda” composta da sei persone, un uomo di 77 anni, britannico, e cinque donne di varia nazionalità (greca, argentina, polacca) è consistita nell’ordinare i piatti più prestigiosi del menu, vini e altri alcolici compresi, per arrivare a superare la cifra da pagare di oltre 12mila euro, quasi 13mila. A quel punto si sono alzati assieme, ordinatamente e con grande naturalezza, e se ne sono andati via dal locale. Ai gestori non è sfuggito lo svuotamento improvviso di quel tavolo. Così hanno denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine. Individuati dalla polizia locale, i sei si sono giustificati dicendo che erano stati invitati in quel ristorante da un amico che avrebbe dovuto pagare per tutti, ma che poi si era allontanato dal tavolo. Spiegazione poco convincente, con denuncia per tutti e ordine di pagare il conto mostruoso. Non è l’unica volta né l’unico Paese in cui si pratica questo imbroglio per non saldare il conto. In Spagna lo hanno battezzato col nome di sin pa, abbreviazione di “senza pagare”.
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