Qualcuno prima o poi dovrà spiegare il perché gli italiani sono i maggiori consumatori d’acqua minerale in bottiglia d’Europa, e i secondi al mondo dopo il Messico (Paese dove è più facile trovare distributori di Coca-Cola che acqua potabile da rete pubblica). Nell’ultimo anno sono stati imbottigliati 16 miliardi e mezzo di litri d’acqua nel nostro Paese. Un mercato milionario su cui è giusto tornare con regolarità a fare test e accertamenti. In sintesi: quanto è sicura l’acqua in bottiglia che consumiamo, dato che quella buona e potabile che esce dai rubinetti non la vogliamo, ma va pure detto che esistono zone in cui l’acqua di rete non si può bere? Qui gli ultimi test, che fanno riflettere.
Se solo quattro marchi si salvano
A mettere sotto esame 18 marchi fra i più conosciuti di acqua minerale in bottiglia è stato il team de Il Salvagente, rivista leader dei testi a tutela della sicurezza dei consumatori. I marchi oggetto delle analisi sono stati: Panna, Levissima, Sant’Anna, Rocchetta, Saguaro (Lidl), Ferrarelle, San Benedetto Popoli – Fonte Primavera, Lete, Guizza Fonte Vallereale, Uliveto, Eva, Vitasnella, Brioblu, Fiuggi, San Pellegrino, Fonte Essenziale, Lauretana e Evian. Ed ecco come sono andate le cose: soltanto quattro di queste acque sono risultate del tutto prive di residui di pesticidi.
I risultati in dettaglio
Le acque minerali del tutto “pulite” sono l’acqua Panna naturale, la San Benedetto Ecogreen naturale, la Evian naturale in vetro e la Fonte essenziale naturale. Le altre 14 presentano tutte residui di pesticidi, in particolare il Propiconazole, il Cypermethrins e il Biphenyl, tossici per la fertilità, interferenti il sistema endocrino e che possono innescare forme tumorali. In almeno 8 dei campioni esaminati sono stati riscontrati tre tipi diversi di fitofarmaci. Il panel di esperti chimici interpellato dal Salvagente specifica che i residui sono sempre al di sotto del limite massimo fissato dalla legge, cioè 0,1 microgrammi al litro per singolo pesticida e 0,5 per la somma di tutti i fitofarmaci presenti. Ma la presenza, seppure in piccolissima quantità, dà da pensare. Molto meglio rispetto a quattro anni fa la situzione dei nitrati, ora sempre al di sotto della soglia considerata pericolosa per l’infanzia stabilita in 10ml per litro. Qui tutti i risultati in dettaglio.
Le fonti da cui provengono le acque esaminate
Di seguito, per completezza di informazione sulla sicurezza alimentare, la lista di fonti da cui proengono le acque minerali esaminate dal tema del Salvagente.
Sant’Anna naturale
Vinadio (Cn)
Lete effervescente naturale
Pratella (Ce)
Gran Guizza naturale
Popoli (Pe)
San Benedetto ecogreen naturale
Popoli (Pe)
Uliveto naturale
Vicopisano (Pi)
Fiuggi naturale
Fiuggi (Fr)
S. Pellegrino frizzante naturale
San Pellegrino Terme (Bg)
Ferrarelle effervescente naturale
Riardo (Ce)
Saguaro naturale
Paesana (Cn)
Levissima naturale
Valdisotto (So)
Vitasnella naturale
Darfo Boario Terme (Bs)
Evian naturale
Évian-les-Bains, Francia
BrioBlu leggermente frizzante
Gualdo Tadino (Pg)
Panna naturale
Scarperia e San Piero (Fi)
Rocchetta naturale
Gualdo Tadino (PG)
Eva naturale
Paesana (Cn)
Lauretana naturale
Graglia (Bi)
Fonte essenziale naturale
Darfo Boario Terme (Bs)
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