(dell’inviata Alessandra Magliaro)
(ANSA) – LIDO DI VENEZIA, 29 AGO – Due star di Hollywood
Angelina Jolie e Cate Blanchett illuminano il Lido di eleganza e
bellezza e sul red carpet c’è il delirio di folla e fotografi.
La seconda giornata della Mostra del cinema di Venezia, dopo la
serata inaugurale di ieri con i fasti glamour della coppia
innamorata Tim Burton e Monica Bellucci, e con Jenna Ortega,
Michael Keaton e Willem Dafoe, protagonisti di Beetlejuice
Beetlejuice e Sigourney Weaver Leone d’oro alla carriera, vede
le due attrici dominare la scena. Il concorso ha preso il via
con Maria di Pablo Larrain con Jolie nei panni di Callas negli
ultimi giorni di vita a Parigi e divertito con il grottesco
spiazzante film dell’argentino Luis Ortega El Jockey su un
fantino tossicodipendente.
E’ stato anche il giorno della miniserie evento Leopardi diretta
da Sergio Rubini (a dicembre sulla Rai). “Un Leopardi senza
gobba, inedito, un inno alla libertà per i giovani d’oggi”.
Serie tv sempre più importanti e d’autore che hanno portato a
Venezia Cate Blanchett per Disclaimer di Alfonso Cuaron. Tra i
documentari Riefenstahl di Andres Veiel, una sorta di spy story
per inchiodare la regista delle Olimpiadi di Berlino alle sue
responsabilità di collusione con il nazismo e Separated di Errol
Morris, documentario sulla divisione delle famiglie migranti dal
Messico agli Stati Uniti voluta da Trump.
Angelina Jolie si è messa in posa sul tappeto rosso bersagliata
dai fotografi indossando un abito di voile beige con cappa corta
di pelliccia in tinta (una vera tortura visto il caldo afoso di
questi giorni), magrissima, statuaria, con i capelli lunghi
miele e la bocca rosso acceso.
Senza figli al seguito, mentre
l’ex marito Brad Pitt farà gli stessi passi per Wolfs con George
Clooney domenica 1 settembre. “Ho riscoperto il significato
della parola “diva” grazie a Maria Callas. Cosa sia una diva –
ha detto Jolie – dipende spesso dalla percezione degli altri,
piuttosto che da ciò che pensi o senti”. Nell’affrontare la
sfida di interpretare Maria Callas per il film di Pablo Larrain
(in sala il 1 gennaio con 01), Angelina Jolie ha trovato un
legame speciale “tante cose in comune, soprattutto la
vulnerabilità”. Entrambe sotto pressione dei media e con la
privacy da difendere a fatica, protagoniste di mondi che non
perdonano come quando i critici furono impietosi con la Callas
che lottava per ripristinare la sua voce unica afflitta da
dermatomiosite. Per il film di Larrain, l’attrice ha imparato da
zero a cantare e a conoscere la lirica lei che, ha detto,
sentiva solo “punk e i Clash” : “Ho studiato sette mesi, ho
dovuto imparare con disciplina, dedizione. La cosa che mi
rendeva nervosa e mi preoccupava era passare l’esame di musica,
non deludere i fan della Callas, i melomani che l’hanno sempre
amata, essere all’altezza”. Larrain, sulla sceneggiatura di
Steven Knight, si concentra sugli ultimi giorni sofferenti del
soprano, sopraffatta dalla solitudine, consapevole delle proprie
ferite, magrissima, dipendente dalle medicine che la sorella
(Valeria Golino) le invia segretamente. C’è la povertà iniziale,
i lussi e gli eccessi successivi, il controverso grande amore
per il milionario Aristotele Onassis che la lasciò per sposare
la vedova Kennedy, il figlio morto appena nato. ”Ferruccio e
Bruna sono i suoi angeli custodi” raccontano Pierfrancesco
Favino e Alba Rohrwacher che interpretano maggiordomo e
governante che per 40 anni sono stati al suo servizio. Una
ricostruzione kolossal che tra ambienti, location, costumi ci
riporta indietro nel tempo “per svelare la donna dietro il
mito”.
Cate Blanchett, con un abito nero con scollatura meravigliosa
sulle spalle a fili di perle, è Catherine Ravenscroft in
Disclaimer – La vita perfetta, serie thriller in sette puntate
del messicano Cuarón (su Apple Tv+ dall’11 ottobre), tratta dal
romanzo omonimo di Renée Knight. Interpreta una giornalista
londinese, specializzata nello svelare scandali, che si ritrova
personaggio principale di un romanzo ‘scandalo’, di cui non sa
nulla dell’autore, nel quale viene rivelato il suo più grande
segreto. E di questo suo marito Robert (Sacha Baron Cohen) non
sarà affatto contento. “Credo che tutti noi abbiamo un lato
oscuro, qualcosa da nascondere di molto privato, ma questo non
significa che siamo disonesti, ma solo che vogliamo nascondere
agli altri cose che non abbiamo ancora elaborato. Catherine è
una donna che ha seppellito alcune cose drammatiche della
propria vita, seppellito un trauma che però continua ad esistere
nel suo corpo”. Tutto si svolge su differenti piani temporali in
cui seguiamo un scatenata Catherine giovane, ma già con un
figlio bambino, confrontarsi con un aspirante fotografo,
Jonathan, anche troppo pieno di brio. Da qui una storia tutta a
ritroso alla ricerca del “peccato originale” della giornalista.
Nel cast anche Kevin Gline e Kodi Smit-McPhee. (ANSA).
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