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Cinema

la zia May di Spider-Man di Tobey Maguire fa 97 anni

today19 Settembre 2024 56

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L’attrice britannica Rosemary Harris, nota ai più per aver interpretato il personaggio di Zia May nella trilogia ragnesca di Sam Raimi, ha spento oggi 97 candeline.

Nata ad Ashby il 19 settembre del 1927, Harris è stata particolarmente attiva in ambito teatrale, dove ha collaborato con compagnie di alto livello del calibro dell’Old Vic e della National Theatre Company.

In ambito cinematografico la ricordiamo soprattutto per film come Spider-Man, Il Leone d’Inverno e The Children’s Hour: una carriera sicuramente molto ricca, per cui ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui un Emmy, un Tony Award e un Golden Globe.

Come vi abbiamo già raccontato sulle pagine di Everyeye, Harris ha abbandonato le scene da diversi anni, partecipando solo sporadicamente ad alcune produzioni minori. Tuttavia, il pubblico continua a dimostrare grande affetto nei confronti dell’interprete britannica, che è diventata nel tempo uno dei volti più apprezzati della sua generazione.

Nel frattempo, continuano a circolare diversi rumor sul possibile Spider-Man 4 di Sam Raimi. In occasione di una recente intervista con The Wrap, lo stesso regista americano non ha chiuso assolutamente le porte al progetto, ma ha sottolineato che avrebbe bisogno di un po’ di tempo per realizzare una sceneggiatura all’altezza delle precedenti:

Dovrei innanzitutto sapere quale sarà la prossima cosa che quel personaggio dovrà imparare, perché il protagonista di un film ha sempre bisogno di imparare qualcosa. Dovrei parlare con Tobey e con gli sceneggiatori, e capire insieme a loro che tipo di crescita personale potrebbe essere al centro di questo episodio. Penso che se dovessimo realizzare un quarto film di Spider-Man, probabilmente dovremmo prima di tutto capire che tipo di viaggio dovrà affrontare Tobey Maguire con il suo personaggio, quali ostacoli sarà chiamato a superare per raggiungere quella crescita personale. Come abbiamo fatto con i primi tre film, una volta capito il viaggio personale del protagonista andremmo a scegliere il cattivo, che dovrà essere una rappresentazione di quell’ostacolo.”



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Scritto da: redazione

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