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Il G7 Agricoltura si apre con il forum sulle opportunità in Africa

today27 Settembre 2024 6

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Il partenariato come la via per accelerare lo sviluppo dell’agricoltura africana. È questo l’obiettivo che si sono dati giovedì 26 settembre i Sette grandi della terra a Siracusa, durante il Forum for Africa che ha aperto la tre giorni del G7 dell’Agricoltura, sotto la presidenza italiana. I governi dei Paesi più avanzati hanno scelto di rivolgersi alla parte democratica del continente: «Abbiamo invitato gli undici Paesi africani più ricchi tra quelli democratici: ce ne sono altre di economie competitive in Africa, ma la democrazia è un valore», ha sintetizzato il ministro dell’Agricoltura italiano, Francesco Lollobrigida, aprendo i lavori del forum.

Se l’obiettivo della crescita comune è chiaro, più complicato è riempire di contenuti concreti le dichiarazioni del vertice. Così, ogni Paese lo fa per conto proprio. A uno a uno, i ministri africani elencano i loro desiderata.

«Il 70% della nostra popolazione vive di agricoltura – ha detto per esempio il ministro dell’Agricoltura dell’Uganda, Bright Rwamirama – per questo vogliamo investire in colture ad alta resa. Cerchiamo partenariati per i fertilizzanti, per la meccanizzazione e per l’irrigazione, e abbiamo già individuato le aree geografiche dove c’è più bisogno di intervenire. Ci serve la cooperazione dei Paesi del G7 anche per i vaccini per gli animali. Infine, dato che oltre il 30% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, serve attivare canali di microcredito per le famiglie». Da parte loro, i Sette grandi rispondono, ciascuno offrendo la propria proposta. Proprio con il suo omologo ugandese il ministro Lollobrigida, ieri mattina prima del forum, ha avuto un incontro bilaterale sulle future prospettive di cooperazione tra Italia e Uganda in campo commerciale. In particolare sono state approfondite le opportunità, anche per le nostre aziende, sul piano della meccanizzazione agricola.

Se è vero che di Piano Mattei non si parla mai espressamente – a Siracusa il soggetto è sempre il G7 – Lollobrigida ha comunque colto l’occasione del Forum per alcuni incontri bilaterali: con il Sudafrica, per quanto riguarda le opportunità nel campo della biosicurezza, con il Senegal per il trasferimento tecnologico, con l’Angola per le infrastrutture idriche e infine con l’Etiopia, per quanto riguarda la costruzione di una filiera della trasformazione alimentare.

«In Etiopia – ha detto il suo ministro dell’Agricoltura, Girma Amente – abbiamo una superficie arabile enorme e molta forza lavoro, ma abbiamo bisogno di passare da un’agricoltura di sussistenza a un’agricoltura più commerciale. Il nostro governo mette a disposizione di chi investe anche alcuni bonus fiscali. Ci siamo dati quattro aree prioritarie di sviluppo: la coltivazione di frumento, l’allevamento e la pesca, la produzione di mangimi e lo sviluppo di un’industria della trasformazione alimentare».



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Scritto da: redazione

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