Rose Villain: “Chiedere aiuto è una cosa bellissima”

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, celebrata il 10 ottobre, l’attenzione si concentra su un tema sempre più rilevante: il benessere mentale.

Sul tema è intervenuta anche la cantante Rose Villain, che in una recente intervista a La Stampa ha condiviso la sua esperienza personale e artistica. Villain ha sottolineato quanto sia fondamentale parlare apertamente di terapia, soprattutto tra i giovani: “Nelle scuole e dovunque ci sono dei giovani bisogna fare informazione spiegando loro che fare terapia non è impossibile né svilente“. Un messaggio forte, che punta a normalizzare il concetto di chiedere aiuto.

La cantante ha rivelato di mettere molto di queste tematiche nella sua musica, utilizzando le sue canzoni come un modo per esorcizzare le sue fragilità: “Ho trovato il modo di fare musica proprio esorcizzando la mia parte fragile e sensibile, sfogando attraverso i pezzi le pressioni che provavo e provo. All’inizio avevo paura che non mi avrebbero capita, ma i giovani hanno apprezzato i miei testi“.

Villain ha raccontato di come anche lei stessa abbia spinto il proprio padre a cercare aiuto: “Ho alzato di peso mio papà e l’ho mandato a fare terapia perché sapevo che gli avrebbe fatto bene, e ora mi ringrazia“. Un esempio che dimostra come la terapia non sia solo per i giovani, ma un’opportunità preziosa per chiunque.

Per il proprio benessere mentale, Rose Villain ha sviluppato una routine quotidiana: “Mi ritaglio ogni giorno uno spazio di 5 minuti per farmi una coccola e rendermi felice. La chiave per un buon benessere mentale sta tutta nel prendersi cura della propria vita“.

In un mondo sempre più frenetico e complesso, parlare di salute mentale diventa essenziale, e il fatto che icone come Rose Villain lo facciano pubblicamente è un passo avanti nella lotta contro i pregiudizi e lo stigma legati a questo tema.