Anche la musica della Gen Z ha il suo angelo caduto: è Liam Payne, musicista, cantante e autore britannico ma soprattutto membro fondatore degli One Direction, morto dopo essere finito giù dal terzo piano dell’hotel Casa Sur, a Buenos Aires. Non aveva i riccioli lisergici di Jimi, la sigaretta fissa in bocca di Kurt o il broncio esistenziale di Amy, ma le crisi degli ultimi anni, la dipendenza dall’alcol, il posto in cui si è verificato l’incidente – il quartiere Palermo della capitale argentina, caro a Borges e ai tangueros – fanno calare un’inedita nebbia maudit sul destino di quello che una decina d’anni fa appariva come un ragazzo solare.
La dinamica
Tutto sarebbe iniziato nel pomeriggio, quando gli agenti della stazione di polizia 14 B si sono recati nell’hotel in seguito a una richiesta di intervento al 911 (il numero di emergenza) per un uomo molesto sotto il probabile effetto di droghe o alcol. Al loro arrivo, i poliziotti hanno trovato il corpo di un uomo precipitato dal terzo piano dell’edificio al 6092 di Costa Rica Street. Il Servizio medico di emergenza (Same) ha confermato la morte del 31enne Payne.
L’arrivo – da solo – in hotel
Secondo le ricostruzioni, il musicista era arrivato da solo nell’hotel, domenica scorsa. È rimasto lì fino a mercoledì pomeriggio, quando il direttore dell’albergo ha sentito un forte rumore nel cortile posteriore e ha scoperto che un ospite era caduto dal balcone della stanza. Il direttore della Same, Alberto Crescenti, ha dichiarato al canale tv TN che si è trattato di una caduta di circa tredici o quattordici metri e che la vittima ha riportato «gravissime lesioni incompatibili con la vita. Non c’era alcuna possibilità di rianimazione», ha detto. La polizia della città di Buenos Aires e la 14esima Procura penale, guidata dal procuratore Andrés Esteban Madrea, stanno cercando di stabilire se si sia trattato di una morte accidentale o di un suicidio. Mezz’ora prima della notizia, il cantante aveva postato su Snapchat una serie di foto e video con la sua ragazza, l’influencer Kate Cassidy.
L’apoteosi degli One Direction
L’artista britannico, all’anagrafe Liam James Payne, era nato il 29 agosto 1993 a Wolverhampton, nel Regno Unito. La sua ascesa nell’industria musicale risale nel 2010. Aveva partecipato all’edizione inglese del talent show X Factor e si era trovato al centro della scommessa azzardata di uno dei giudici del programma, la cantante Nicole Scherzinger che aveva suggerito a lui e ad altri quattro ragazzi di mettersi insieme e creare una boy band. Nacquero così gli One Direction, una delle formazioni di maggiore successo degli anni Dieci in origine composta, oltre che da lui, anche da Harry Styles, Niall Horan, Louis Tomlinson e Zayn Malik. Nel 2011 hanno pubblicato il loro primo album in studio Up All Night.
Il declino
Tra il 2012 e il 2015, Payne e i suoi compagni hanno pubblicato due album, Take Me Home e Midnight Memories, opere che danno loro rilevanza internazionale. Nel 2016 Payne ha iniziato una carriera da solista, durante la quale ha prodotto brani come Strip That Down, Get Low e Stack It Up, tra gli altri. Dopo quattro anni come artista solista, nel 2020 ha lanciato il suo primo tour mondiale. Secondo quanto riportato dalla stampa britannica, il successo non è stato facile da gestire: con l’aumento della fama degli One Direction, Liam avrebbe sviluppato disturbi mentali come agorafobia, ansia e alcolismo. Dopo la separazione dal gruppo e la nascita del figlio Bear – avuto dalla cantante britannica Cheryl Tweedy – è entrato in riabilitazione per riprendere il controllo della sua vita. La notizia della sua morte ha generato un’ondata di cordoglio sui social media, con fan e colleghi che hanno espresso tristezza e sostegno alla famiglia di Payne in questo momento difficile. Viaggiava su una media di 4,7 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, cui se ne aggiungono 42,4 milioni sul repertorio degli One Direction. Secondo le stime, in virtù degli oltre 70 milioni di dischi venduti dagli 1D e delle royalties che ne derivavano, in carriera aveva accumulato un patrimonio da 70 milioni di dollari. «I don’t wanna be broke when I die», non voglio essere al verde quando morirò, cantava nel 2019. La sorte, a volte, sa essere ironica.
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