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In ‘Luisa’ la vita dell’imprenditrice dei baci e dell’angora

today24 Ottobre 2024 4

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di Ansa
  

In 'Luisa' la vita dell'imprenditrice dei baci e dell'angora


(ANSA) – MILANO, 24 OTT – PAOLA JACOBBI , ‘LUISA’ (SONZOGNO).
È la storia di una donna e del coraggio delle sue visioni,
‘Luisa’, il romanzo biografico – edito da Sonzogno – in cui
Paola Jacobbi racconta la modernità di Luisa Spagnoli
(1877-1935), una delle prime grandi imprenditrici italiane.
Il volume, presentato oggi a Milano, non è solo il racconto
della vita della fondatrice dell’azienda Perugina e della casa
di moda che ha contribuito al prestigio del made in Italy – già
ricostruita nella miniserie del 2016 ‘Luisa Spagnoli’
interpretata da Luisa Ranieri – ma si presenta come un intreccio
di storie, di tre donne – Luisa, Ida e Marina Vasconcelos – che
vivono con determinazione, nonostante le difficoltà dei tempi e
delle vicende personali. Le prime pagine proiettano il lettore
nella vita di Luisa adulta, consapevole di un male che non può
combattere.

Si apre così un racconto su tre livelli temporali,
quello della stessa Luisa – a partire dal matrimonio con
Annibale Spagnoli,
al senso di solitudine il giorno dopo le nozze per il
trasferimento a Mantova, prima di tornare a Perugia; e di due
donne, frutto invece di finzione, che permettono di raccontare
il contesto e la storia successiva: Ida, ex dipendente della
Perugina, in partenza per il Brasile; e la brasiliana Marina,
nipote di Ida, che leggendo i quaderni scritti dalla nonna, e
trasferitasi a Perugia, riuscirà a ritrovare la propria strada.
Il perno dei tre racconti è Luisa, la sua vita trascorsa
nell’amata Perugia, prima con il marito e i tre figli, e poi con
il nipote del socio Francesco Buitoni, Giovanni, 14 anni più
giovane di lei: un amore riservato e profondo che continuerà
fino alla morte di lei.
Accanto alla storia personale, quella imprenditoriale:
fondata la Perugina e costruito lo stabilimento di Fontivegge,
non solo è autrice del mitico Bacio, ma anche fautrice di una
politica di aiuto alle donne lavoratrici, come la costruzione di
asili nido per le dipendenti madri.
Dopo la prima guerra mondiale, Luisa pone le basi dell’omonima
casa di moda: partendo dall’allevamento di conigli d’angora,
ricava la lana da cui produce scarpine e cuffiette per bambini,
da inserire come sorprese nell’uovo di Pasqua (altra sua
intuizione). Da lì darà vita all’Angora Spagnoli, che confeziona
scialli, boleri e indumenti per signore. L’inizio di una grande
avventura industriale che prosegue ancora oggi grazie a
Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato e direttore
creativo di Luisa Spagnoli, che firma la postfazione del volume,
pubblicato con il contributo di Partecipazioni Mediterranee, che
devolverà il 10% del prezzo di
copertina alla ong Wamba Ets. (ANSA).
.

di Ansa
  





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Scritto da: redazione

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