Bryan Cranston, recentemente tornato a vestire i panni del celebre personaggio di Breaking Bad in un divertente e significativo spot pubblicitario ecologico, ha parlato della serie e di come la serie rappresentasse un esperimento unico per i suoi tempi.
Nonostante oggi sia considerata uno degli show più popolari di sempre, quando Breaking Bad debuttò nel 2008, fu un vero rischio, persino per gli standard della TV via cavo. Durante un’intervista a Who’s Talking To Chris Wallace?, Cranston ha riflettuto sul fatto di aver interpretato un personaggio principale che prendeva decisioni moralmente discutibili, ma che riusciva comunque a farsi sostenere dal pubblico. Ha spiegato:
“Vince Gilligan voleva vedere fino a che punto poteva spingere il personaggio, quanto lontano poteva allontanarsi da quell’uomo iniziale e mantenere comunque la fedeltà degli spettatori. È stato un vero test, e non era mai stato fatto nella storia della televisione.”
L’episodio pilota presenta Walter White, un timido insegnante di chimica malato di cancro, che si trasforma gradualmente in un temibile boss della droga. Cranston ha sottolineato che la serie era stata costruita affinché il pubblico provasse inizialmente empatia per Walter. Questo legame emotivo ha fatto sì che, nonostante i suoi crimini e la sua discesa nella vita criminale, gli spettatori continuassero a sostenerlo. Walter White si è così affermato come uno degli antieroi più complessi e affascinanti mai visti in televisione.
Alla fine, l’esperimento di Breaking Bad ha avuto un successo straordinario, diventando un pilastro della cultura pop e della storia televisiva. Intanto ecco a voi una spiegazione approfondita del memorabile finale della di Breaking Bad.
Il Ragazzo E L’Airone (Steelbook 4K UHD Blu-ray) è uno dei più venduti oggi su
Commenti post (0)