Il Polo Strategico Nazionale “è una realtà giovane, nata nell’agosto del 2022, con un obiettivo, definito nell’ambito di un parternariato pubblico privato, che è di consentire di migrare le pubbliche amministrazioni centrali e locali in cloud. Per favorire questa migrazione sono stati messi a disposizione i fondi della mission 1.1 del Pnrr. Il cuore del polo, in termini di sostenibilità ambientale, sono 4 green data center in doppia region che devono rispondere a requisiti in termini di sostenibilità ambientale puntuali. Sono requisiti mandatori perché sono oggetto del contratto di concessione pubblica attraverso cui operiamo e migriamo le pubbliche amministrazioni”. Così Lucia Fioravanti, Chief Corporate Affairs Officer Polo Strategico Nazionale, in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Trasformazione green, investimenti e strategie’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione di Roma, spiega che “nasciamo ‘green thinking’ perché abbiamo degli obblighi concessori e i data center devono rispondere a quelle caratteristiche che ovviamente si sostanziano sia in piani di efficientamento energetico, che vengono poi misurati con appositi parametri specifici, sia ovviamente nell’obiettivo di arrivare al 2030 a emissioni zero”.
Attualmente “siamo arrivati alla milestone che era prevista per il settembre scorso, 100 amministrazioni migrate in cloud – racconta Fioravanti – Oggi siamo a circa 350 contatti di adesione da parte delle pubbliche amministrazioni. Circa 270 sono già state avviate al processo di migrazione tecnologica e circa 250 in questo processo di migrazione hanno già un servizio cloud attivo. La vera sfida è quella di arrivare ovviamente a giugno 2026 come da milestone del Piano nazionale di presa e residenza a 280 amministrazioni. Il Polo ha un ruolo importante in una logica di sostenibilità non soltanto ambientale, ma anche dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale e digitale. Questo Paese ha delle caratteristiche speciali. Da qui a due anni una percentuale importante della popolazione italiana sarà over 65. Credo che vada innanzitutto compreso come garantire l’accesso delle persone” anche le anziane “a questa tipologia di servizi utili per i cittadini”.
Gli obiettivi del Polo, sintetizza Fioravanti, sono di “portare 280 amministrazioni entro giugno 2026 in tecnologie cloud. In realtà, oltre alle amministrazioni che possono utilizzare i fondi del Pnrr, migrano anche altre realtà, città metropolitane e comuni che, non potendo utilizzare i fondi, possono accelerare il loro percorso di innovazione tecnologica. Il Polo è sostenibile non solo per una questione tecnologica e ambientale, ma anche sociale” perché “andiamo a supplire alla bassa rappresentatività” di giovani e donne. “Abbiamo preso l’impegno di portare almeno il 40% delle persone al di sotto dei 36 anni e il 40% devono essere donne, questi – conclude – sono degli obblighi mandatori”.
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