Apple ha recentemente siglato un accordo per l’acquisizione di Pixelmator, l’applicazione di editing fotografico che ha conquistato un’ampia base di utenti su dispositivi Mac e iOS. L’annuncio, pubblicato sul blog ufficiale di Pixelmator, sottolinea come l’acquisizione permetterà di raggiungere un pubblico più vasto, offrendo opportunità significative per influenzare il mondo creativo su scala globale. Pixelmator, fondata in Lituania, è ormai considerata una valida alternativa economica a software più costosi come Adobe Photoshop, offrendo strumenti avanzati per la modifica e il ritocco delle immagini, il design e l’illustrazione. L’app è disponibile per un pagamento una tantum di 23,99 euro su Mac (mentre prevede acquisiti in app su iOS ed iPadOS) e include funzionalità avanzate come il ritocco delle immagini, la creazione di disegni e la gestione della mascheratura tramite intelligenza artificiale. L’ultimo aggiornamento dell’applicazione ha introdotto una revisione del processo di mascheratura e una funzione IA per rimuovere sfondi dalle immagini, rendendo Pixelmator sempre più competitivo nel settore.
Nonostante l’acquisizione, Pixelmator ha dichiarato che non sono previsti cambiamenti immediati per le sue applicazioni: Pixelmator Pro, Pixelmator per iOS e Photomator. Tuttavia, l’accordo rimane soggetto ad approvazione normativa, una fase che potrebbe rivelarsi complessa. Altri grandi accordi nel settore tecnologico hanno affrontato ostacoli simili: tra i casi recenti, il fallimento delle acquisizioni di Arm da parte di Nvidia e di iRobot da parte di Amazon, o di Figma da parte di Adobe, mentre Microsoft è riuscita a completare l’acquisizione di Activision Blizzard nonostante il rigido esame regolamentare. L’acquisizione si aggiunge alla serie di acquisizioni strategiche effettuate da Apple negli ultimi anni. In precedenza, l’azienda di Cupertino aveva acquisito applicazioni come Dark Sky, l’app meteorologica che è stata successivamente integrata nell’app nativa Meteo di Apple. Altre applicazioni, come Final Cut e Logic Pro, acquisite molti anni fa, sono rimaste indipendenti e continuano a essere aggiornate, indicando che Apple potrebbe optare per una strategia simile con Pixelmator.
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