Grande partecipazione al XXXII Convegno Nazionale RAU, l’Associazione nazionale dei responsabili amministrativi degli Atenei italiani, ospitato dall’Università di Siena, nella sede del Dipartimento di Giurisprudenza. Tema centrale gli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale e sulle conseguenze pratiche nel lavoro quotidiano, cercando di fornire una “bussola” per orientarsi in un contesto che cambia molto rapidamente e che chiede risposte e orientamento ai risultati.
Hanno presenziato oltre 380 partecipanti provenienti da 33 diversi Atenei pubblici e privati, oltre ad esponenti della presidenza del Consiglio, Cineca, Forum PA. Molte le voci che hanno illustrato e approfondito le prospettive della IA nel sistema formativo, legando tale visione con quelle delle istituzioni e del territorio. In particolare, Alberto Scuttari, Presidente CoDAU (Direttori Generali delle Università italiane) ha evidenziato: “Il ruolo del responsabile amministrativo nelle università è di crescente importanza. Si tratta nei fatti di manager che operano nella parte più strategica delle amministrazioni, ossia le strutture dipartimentali. I Direttori generali ed i dirigenti delle università italiane hanno pertanto bisogno di costante collaborazione con i responsabili amministrativi delle università. Bisogna pertanto tutti lavorare congiuntamente affinché il sistema delle carriere nelle università italiane, grazie anche all’acquisizione di competenze trasversali che derivano dalle sfide dell’innovazione tecnologia, possa conferire nuove opportunità di pianificazione strategica ai responsabili amministrativi”.
A fare da raccordo anche Francesco Ubertini, Presidente CINECA: “L’Intelligenza Artificiale ama il grande, ha bisogno di grandi quantità di dati, di una grande infrastrutture di calcolo, come quella che abbiamo in Italia con le migliori prestazioni al mondo, il supercalcolatore Leonardo di CINECA e di elevate competenze soprattutto del sistema universitario. Al Convegno RAU ci siamo confrontati proprio con i responsabili amministrativi ed i dirigenti del sistema universitario che sono un perno essenziali in tal senso. L’adozione delle tecnologie innovative può migliorare la qualità dei servizi anche all’interno delle università ma dobbiamo fare sistema, unendo le forze e CINECA mette la sua infrastruttura a disposizione delle università italiane per arrivare, insieme, a grandi miglioramenti di efficacia del sistema complessivo”.
Sulle esperienze della IA di particolare interesse l’intervento di Loredana Segreto, Direttrice Generale Sapienza, Università di Roma: “Siamo alle prime esperienze dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nelle Università ed è strategico avere una progettualità che metta in campo visoni e risorse comuni. Le Università sono il laboratorio perfetto per sperimentare l’IA sono infatti il luogo dove possono collaborare efficacemente la componente accademica, la ricerca d’avanguardia e il management amministrativo. L’introduzione dell’IA ha due principali ricadute: ridurre l’effort umano nelle attività più ripetitive e supportare le attività di alta complessità. È un’occasione importante per ripensare metodi e organizzazione del lavoro e orientare la formazione e il reclutamento del personale”.
A concludere la presidente Maria Adele Savino, Presidente RAU, l’Associazione Nazionale dei Responsabili Amministrativi delle Università Italiane: “Al XXXII Convegno RAU abbiamo portato a ragionare insieme tutta l’infrastruttura universitaria italiana, dal CODAU a CINECA, dai più grandi Atenei a quelli più piccoli, dalle università statali a quelle private e quello che è emerso è l’esigenza e la volontà di lavorare insieme, perché le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale sono ormai tanto attuali quanto straordinarie, quindi non serve parlare del se accadranno degli scenari, ma di come il sistema universitario nel suo complesso, dalla ricerca, all’amministrazione e gestione al management, può mettere a fattor comune le proprie esperienze per governare il cambiamento già in essere, combinando quindi le grandi potenzialità di infrastruttura tecnologica, intellettuali e gestionali presenti nelle università italiane”.
Post comments (0)