I grassi fanno bene o fanno male? E gli zuccheri? Le proteine fanno dimagrire o aumentare la massa? E quale massa poi, quella magra o quella grassa? A queste domande riguardanti la corretta nutrizione, sono in troppi a rispondere soprattutto sui social creando un terreno fertile per la confusione. Tra consigli contraddittori, diete alla moda e presunti “esperti” senza qualifiche, è facile per chiunque sentirsi sopraffatto e incerto su cosa sia davvero sano. Per questo abbiamo cercato il contributo di un’esperta. La dottoressa Elisabetta Lenti, biologa nutrizionista , ci ha spiegato come affrontare il tema del sovraccarico d’informazioni e come distinguere i consigli nutrizionali validi da quelli fuorvianti.
Troppe fake news sull’alimentazione corretta
“Noi nutrizionisti ci stiamo dando da fare per esercitare una corretta divulgazione e una buona educazione alimentare proprio perché abbiamo notato che negli ultimi dieci anni la nutrizione è diventato un argomento di cui si parla ovunque. A volte anche troppo. Pure i miei pazienti spesso mi rivolgono la domanda ‘ma a chi devo credere? A chi mi devo rivolgere?’. Qualsiasi cosa si legga o si senta in giro, il mio primo suggerimento è sempre quello di verificare le fonti ”.
Che è quello che facciamo noi giornalisti.
“Esatto, ma sui social si esprimono sui temi del benessere e della salute personaggi di ogni genere che non hanno alcun titolo per farlo a volte dando dei consigli potenzialmente pericolosi. Sarebbe quindi bene prima verificare le fonti di questi personaggi, se c’è una preparazione universitaria e iscrizioni all’albo professionale . Ma soprattutto vale la regola del buonsenso, perché spesso i dati scientifici, pure accessibili, non sono di facile comprensione per tutti e sui social si trova davvero tutto e il contrario di tutto. Io sono a favore di un’educazione alimentare fin dai primi anni di scuola”.
Quali sono gli errori più comuni da evitare quando si cerca di dimagrire?
“La scienza della nutrizione sta avanzando e alcune cose sono state riviste: una volta si parlava dei pericoli dei grassi, delle uova, del burro. Ora si sta rivalutando tutto, perché il consumo equilibrato di qualsiasi alimento non processato ma di buona origine e buona qualità biologica sono preferibili. Prima di tutto bisogna sempre distinguere fra l’alimentazione di una persona sana e quella di chi non è in salute. Il nutrizionista è in grado di seguire chi ha patologie in collaborazione con i medici specialisti per valutare tutto sulla base della fisiologica individuale”.
Come si può migliorare le proprie abitudini alimentari senza seguire diete drastiche?
“I nutrizionisti oggi vengono cercati non solo per dimagrire ma anche per prendere massa da chi va in palestra, o da chi ha avuto problemi di salute come, per esempio, il long Covid. L’importante è valutare la persona perché non esistono diete che vanno bene per tutti. Noi in studio facciamo sempre un’attenta valutazione dello stato di salute perché c’è differenza tra una donna giovane e una in menopausa, come fra un giovane o un anziano. Il dimagrimento è un processo che va controllato per non fare danni. No alle diete restrittive e fai da te quindi, le migliori sono quelle equilibrate che prevedono una riduzione calorica ma soprattutto un cambiamento dello stile di vita, cioè il movimento. È inutile avere un ottimo piano alimentare senza una buona attività fisica, non parlare di palestra ma basta semplicemente muoversi, camminare, fare le scale e avere una vita attiva. Sembra una sciocchezza ma alla fine di una giornata il consumo calorico è importante”.
Fra le nuove tendenze c’è quella dei cibi addizionati di proteine. C’è addirittura l’acqua proteica.
“Io ce l’ho molto con l’industria alimentare che deve vendere un prodotto e pur di farlo lo traveste grazie a strategie di veri esperti del marketing. Il proteico viene visto dalle donne come un prodotto che serve per dimagrire e dagli uomini come qualcosa che serve a mettere su muscolatura. In entrambi i casi è falso. Sono delle preparazioni che spesso i produttori non riuscivano più a vendere tipo i budini, che da tanti sono stati sostituiti con gli yogurt, allora li travestono da qualcosa di dietetico o che aiuta a fare massa. In realtà sono cibi ulteriormente elaborati, arricchiti di proteine spesso derivate dal latte che potrebbero anche provocare delle intolleranze e, soprattutto, costano di più rispetto magari a un semplice yogurt. Io consiglio sempre di scegliere alimenti semplici: no light, no pro, no additivi. Se uno è intollerante al lattosio ci sono mille alimenti naturali senza lattosio senza ricorrere a prodotti specifici. Come per i cibi senza glutine, ce ne sono tanti che ne sono naturalmente privati e non c’è bisogno di comprare quelli che lo hanno scritto sopra e costano di più. Le cose semplici e non processate sono sempre le migliori” .
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