Mew, nome d’arte di Valentina Turchetto, è una delle artiste in gara a Sanremo Giovani 2024. Nata a Jesolo nel 1999, la cantante ha iniziato a farsi notare nel panorama musicale grazie alla sua partecipazione ad Amici di Maria De Filippi nella passata edizione del talent. La sua voce ha subito catturato l’attenzione di professori e pubblico, ma la sua permanenza nella scuola è stata breve. Infatti, dopo poche settimane, Mew ha deciso insieme al suo fidanzato Matthew, anch’egli concorrente, di abbandonare il programma per motivi personali, tornando a casa.
Nonostante l’addio a Amici, Mew non ha mai smesso di seguire la sua passione per la musica. Ha continuato a lavorare sul suo percorso artistico e, nel tempo, ha realizzato collaborazioni significative, come quella con il cantante Holden nel brano Grandine. La sua perseveranza l’ha portata a superare le selezioni per Sanremo Giovani 2024 dove ora ha l’opportunità di farsi conoscere dal grande pubblico e di conquistare un posto nelle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2025.
Mew, oltre alla sua carriera musicale, ha vissuto esperienze personali difficili. A soli 20 anni, ha affrontato la depressione, un periodo che ha segnato profondamente la sua vita. La sua esperienza, però, l’ha resa più forte e consapevole del suo desiderio di portare la musica come strumento di espressione e guarigione. Oggi, con un sogno più grande che mai, Mew si prepara a dare il massimo in questa nuova fase della sua carriera, sperando di affermarsi nel panorama musicale italiano.
Aveva parlato di questo tema nel corso di un’intervista a Vanity Fair, rivelando: “Ho cominciato a soffrire pesantemente di ansia e a percepire un buio che, piano piano, mi ha portata a scoprire che questa cosa avrebbe sempre fatto parte della mia vita e del mio essere. Ci sono dei momenti in cui sto peggio e altri in cui sto meglio, però ci lavoro, sono seguita e parlo con le persone. Ultimamente ho scoperto che la cosa più importante è parlarne. In passato non facevo”.
Nonostante le prime difficoltà, ha avuto accanto la famiglia: “La prima volta che ne ho parlato con i miei genitori non capivano che cosa provassi e di cosa stessi parlando, ma con il tempo le cose sono cambiate, anche perché anche mio padre ha iniziato a toccare con mano quello che provavo io. Mi ritengo fortunata perché sono riuscita molto presto ad accettare quello che arrivava, sforzandomi di capire come gestirla”.
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