Sebbene è opinione comune che il franchise Marvel-Sony sia nettamente inferiore al Marvel Cinematic Universe dei Marvel Studios e altre famose saghe cinematografiche, l’operazione di Venom: The Last Dance è stata da manuale, e per diverse ragioni.
La prima è ovviamente la scelta della data d’uscita, che ha permesso al terzo film della saga di Venom con protagonista Tom Hardy di rimanere il padrone incontrastato del box office in giro per il mondo: senza grandi rivali, Venom: The Last Dance è rimasto primo nelle classifiche di incassi per tre settimane consecutive fin dal suo esordio dello scorso ottobre, e anche se questa settimana cederà sicuramente il posto al nuovo arrivato Il Gladiatore 2 di Ridley Scott, il film Marvel-Sony ha già fatto la sua parte e può considerarsi una vittoria.
La seconda considerazione da fare, e che è stata altrettanto fondamentale per la vittoria di Venom a livello commerciale, riguarda il budget: Venom: The Last Dance ci ha ricordato l’importanza vitale di budget bassi, e in una Hollywood in cui The Marvels è arrivato a costare oltre 300 milioni di dollari e Mission: Impossible – The Final Reckoning ha sfiorato i 400 milioni, la Sony è stata perfetta nel tenere Venom 3 a meno di 120 milioni di dollari. Il film ha superato in queste ore i 400 milioni di dollari nel mondo, un risultato non certo stratosferico ma che, grazie al budget di produzione contenuto, può essere considerato un’enorme vittoria in termini di profitto.
La formula sembra funzionare, e non a caso pare che Sony sia a lavoro su un film dedicato all’Agente Venom.
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