La nuova misura di tassazione proposta con la Legge di Bilancio avrà un impatto significativo sulle buste paga di circa un milione di lavoratori italiani, soprattutto quelli che utilizzano un’auto aziendale come fringe benefit. L’innalzamento della pressione fiscale colpirà in particolare i redditi medio-bassi, con un effetto domino sulle famiglie e sull’economia. Secondo alcune previsioni, nel 2025, questa politica porterà a un calo delle immatricolazioni di auto aziendali, determinando una perdita stimata di 125 milioni di euro per le casse dello Stato.
Questo scenario rappresenta un “autogol” per l’Erario, non solo per le mancate entrate ma anche per il rallentamento della transizione ecologica del parco auto circolante, un obiettivo cruciale per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, l’industria automobilistica, già colpita da difficoltà strutturali e congiunturali, rischia di affrontare ulteriori contraccolpi negativi. Le associazioni di categoria e gli esperti sollecitano il Governo a rivalutare la misura, sottolineando che gli effetti negativi non si limiteranno ai lavoratori e alle imprese, ma si estenderanno all’intero comparto economico legato all’automotive e alla sostenibilità ambientale.
L'ANIASA ha lanciato oggi questo allarme, l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio della Sharing mobility e dell'Automotive Digital infatti, è preoccupata delle misure previste dalla Legge di Bilancio per quanto riguarda le auto aziendali in fringe benefit.
CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE
.
Commenti post (0)