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E tu non mangerai come vuole Bill Gates: il doppio ‘stop’ della Sovranità alimentare

today5 Aprile 2023 10

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I ministri Lollobrigida, Urso e Schillaci mettono una simbolica mano sulla faccia dei multimilionari che spingono su insetti e cibi in provetta

Da sinistra: la premier Meloni col ministro Lollobrigida (Ansa), carne sintetica e Bill Gates (Shutterstock)

Da sinistra: la premier Meloni col ministro Lollobrigida (Ansa), carne sintetica e Bill Gates (Shutterstock)

Sovranità alimentare è parte del nuovo nome dato al ministero affidato dalla premier Giorgia Meloni al ministro Francesco Lollobrgida. Abbiamo spiegato qui cosa significa e che non ha niente a che fare con rigurgiti di sovranismo fascista, tanto che già esisteva in Francia. Nelle scorse ore è arrivata la seconda applicazione decisa delle leggi della Sovranità alimentare contro ciò che viene visto come un abuso e una minaccia al cibo italiano e alla sua potenza commerciale nel mondo. Il divieto di produzione e commercializzazione di cibo sintetico fatto in laboratorio. La mente va subito a Bill Gates, fra i grandi sponsor e principali investitori di questo versante che avanza rapidamente (vedi qui l’appprofondimento). Naturalmente non c’è solo lui fra i multimilionari che spingono per l’affermazione di carni non da allevamento intensivo, ma possiamo già fare un punto. Vedi alla voce: come mangeremo.

Multe fino a 60mila euro

Il disegno di legge presentato e approvato in Consiglio dei Ministri (qui il punto politico) vieta di produrre e vendere nel nostro Paese carni e altri cibi emulati, prodotti da staminali e coltivati in provetta. Pena multe pesanti che arrivano fino ai 60mila euro. Gates, Branson e gli altri tycoon che puntano tutto sull’alimentazione del futuro si ritrovano una simbolica mano in faccia dei ministri Lollobrigida e Schillaci. Il titolare della Sovranità alimentare ha detto: “I prodotti da laboratorio non garantiscono qualità e benessere né la tutela della cultura e della tradizione enogastronomica italiana“. Gli fa eco Coldiretti che chiede e sostiene, con mezzo milione di firme al seguito, lo stop di queste pratiche di “coltura alimentare” e la protezione della nostra filiera agroalimentare. Aggiunge il titolare della Sanità Orazio Schillaci: “Questa è una legge significativa che si basa sul principio di precauzione perché oggi non ci sono studi scientifici sugli effetti dei cibi sintetici”. E se la Fda negli Usa ha dato il via libera alla vendita di pollo prodotto in provetta, l’Ue non si è ancora espressa, ciò che dà maggiore mano libera ai singoli Stati di legiferare sul tema. Diversa è la questione di cui si dibatte moltissimo in queste settimane, il cibo con insetti. 

Stop ma a metà

Come abbiamo approfondito qui, l’Unione europea ha dato luce verde alla vendita di primi cibi a base di insetti, a partire dalla farina di grillo sgrassato usata in vari impasti. Qui le reazioni sono più polarizzate che mai: c’è chi ne è entusiasta e curioso e dunque è disposto a spendere di più per consumarli (i prezzi al momento non sono economici) e chi trova disgustoso e abominevole fare panini, pane e pizza con dentro microframmenti di insetti. Le leggi della Sovranità alimentare sono arrivate anche qui ma senza avere lo stesso campo libero del caso cibo in provetta. Il ministero lo scorso 23 marzo ha firmato decreti che impongono la maggiore precisione in etichettatura delle parti di insetti che compongono gli alimenti. E aprono alla loro collocazione su scaffali specifici nella grande e piccola distribuzione. Devono essere meglio distinti e più visibili. Nelle parole del ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso: “I consumatori devono avere tutte le informazioni per scegliere questo tipo di prodotto. E’ la strada giusta per tutelare la dieta mediterranea“. 

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Scritto da: redazione

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