L’anidride carbonica (CO2) emessa dalle attività umane può essere convertita in bioplastica amica dell’ambiente: questo grazie a un nuovo sistema che combina l’elettrolisi della CO2, già sperimentata in passato, con la fermentazione batterica. I primi risultati sono pubblicati sulla rivista dell’Accademia americana delle scienze (Pnas) dai ricercatori del Korea Advanced Institute of Science and Technology a Daejeon, in Corea del Sud.
Il loro nuovo sistema bioibrido è formato da due camere. Nella prima avviene la conversione elettrochimica della CO2 gassosa in formiato, grazie a catalizzatori di stagno su un elettrodo a diffusione gassosa. Il formiato così prodotto fluisce poi nella seconda camera dove avviene la fermentazione ad opera del batterio Cupriavidus necator, che attraverso il suo metabolismo trasforma il formiato in poliestere batterico (PHB, poli-3-idrossibutirrato).
Nei primi test di laboratorio, il sistema ha prodotto in modo efficiente 1,38 grammi di PHB utilizzando un elettrodo da 4 centimetri quadrati con un contenuto di PHB pari all’83% del peso cellulare secco di C. necator. Gli autori dello studio affermano che il sistema può essere adattato alla produzione di massa e potrebbe essere alimentato in modo economico con energia rinnovabile.
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