Un viaggio personale e musicale quello di Raf, artista che ha saputo riscrivere il pop d’autore: lo racconta nella sua autobiografia, scritta insieme a Cosimo Damiano Damato. Il volume edito da Mondadori uscirà il 9 maggio. “La casa che abito -spiega il cantante- è fatta di viaggi, poesie, musica, amore e strada. È un luogo dai confini variabili ma solidi robusti, resistenti ai mutamenti del tempo che passa. La mia casa è una macchina del tempo che mi riporta a Sud, sulla strada di quel ragazzo che aveva grandi sogni da inseguire. Sogni che venivano dal mare”.
“Ho guardato il mondo negli occhi affrontandolo con la gioia delle piccole cose -prosegue l’artista- Sono sempre stato timido, distratto, svagato, a volte strampalato. Ho conquistato la serenità dopo l’inquietudine. Imbracciando l’ironia. Ascoltando il cuore e le sue ragioni. Combattendo le piccole meschinità quotidiane, con sentimenti profondi. Ho pianto, riso, amato, vissuto e cantato. Dio se ho cantato! Quanta vita nella mia casa”.
E’ così che Raf ci conduce in un viaggio “on the road” nel suo vissuto artistico e umano, con la sua poetica ‘beat rivoluzionaria’, attraverso quarant’anni di musica con uno sguardo internazionale. Il cantautore si racconta in una sorta di diario intimo, grazie alla complicità drammaturgica di Damato, affidando pensieri, aneddoti e visioni ad una storia di formazione che si fa prosa. Dalla sua casa, in Florida, osserva la vita, gli eventi politici, culturali e sociali che offrono lo spunto della sua cifra musicale e civile.
Raf, all’anagrafe è Raffaele Riefoli, è nato a Margherita di Savoia nel 1959. Cantautore fra i più amati, padre del pop italiano, fra i suoi successi, si ricorda l’internazionale ‘Self Control’, ‘Cosa resterà’, ‘Gente di mare’ (tra i primi veri successi italiani all’Eurofestival), ‘Il battito animale’, ‘Due’, ‘Sei la più bella del mondo’, ‘Infinito’ e ‘In tutti i miei giorni’. È autore di ‘Si può dare di più’. Ha pubblicato 14 album in studio, vendendo 10 milioni di dischi nel mondo.
Anche Damato è nato a Margherita di Savoia, ma nel 1973, ed è poeta, drammaturgo, sceneggiatore e regista. La Cineteca Nazionale gli ha dedicato la retrospettiva “Visioni, fantasie, sogni, rivoluzioni, poesie e follie”. Ha lavorato, tra gli altri, con Alda Merini, Erri De Luca, Luis Bacalov e Lucio Dalla. I suoi film sono passati al Festival del Cinema di Venezia, i suoi libri tradotti in francese. Con Raf e Gabriella Labate ha portato in teatro lo spettacolo ‘La rivoluzione nell’anima’.
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