La scure di Agcom si abbatte nuovamente sul fenomeno del secondary ticketing: multa da 12,24 milioni a Viagogo, marketplace per «ricollocare» biglietti di concerti nella cui condotta l’Autorità garante per le comunicazioni ravvisa la violazione della legislazione vigente in tema di contrasto al fenomeno bagarinaggio online. Le evidenze istruttorie, verificate con indagini tecnico-investigative della Guardia di Finanza, hanno consentito di accertare la vendita o comunque il collocamento sul sito web della società di titoli di accesso per 68 eventi tenutisi nel 2022, anche a prezzi superiori di diieci volte rispetto a quelli nominali. Spettacoli interessati dal fenomeno, ovviamente, alcuni di quelli più richiesti: Måneskin, Blanco, Renato Zero e Cirque du Soleil.
In considerazione della ripresa del mercato dei concerti ai livelli del periodo pre-Covid, l’Autorità ha avviato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, un monitoraggio ad ampio spettro, per individuare i flussi anomali di vendita di biglietti per spettacoli sul mercato secondario. L’azione coordinata tra Agcom e Guardia di Finanza è particolarmente importante, non solo perché il fenomeno del secondary ticketing sottrae rilevanti risorse al fisco, ma anche perché aumenta le barriere all’accesso ai mercati dei consumi culturali degli utenti, a danno anche della comunità degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo.
Non è la prima volta che Viagogo finisce nel mirino di Agcom: soltanto a giugno dell’anno scorso si vide elevare una multa di 23,5 milioni. La normativa di riferimento – articolo 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 – vieta la «vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari, anche sulla base di apposito contratto o convenzione, dei sistemi per la loro emissione». Viene fatta salva unicamente «la vendita ad un prezzo uguale o inferiore a quello nominale di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da una persona fisica in modo occasionale, purché senza finalità commerciali».
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