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Terremoto a La7: sospesa ‘Non è l’Arena’, Giletti tuona: ’35 persone lasciate per strada’. Le indiscrezioni

today25 Aprile 2023 4

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Terremoto a La7. La rete di Urbano Cairo ha deciso di sospendere il programma “Non è l’Arena” che da domenica prossima non sarà in onda. A renderlo noto è la stessa emittente, che “ringrazia Massimo Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione”. Massimo Giletti rimane a disposizione dell’azienda.

Ma al di là dei ringraziamenti di rito, la rottura c’è stata ed è davvero clamorosa, come lasciano a intendere le parole di Giletti all’Adnkronos: “Prendo atto della decisione di La7. In questo momento, l’unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all’altro, senza alcun preavviso, vengono lasciate per strada”.

Rapporti tesi con Cairo e le voci di ritorno in Rai

Si tratta di una notizia improvvisa e scioccante che però arriva dopo mesi di indiscrezioni sul futuro di Giletti, con voci di rapporti tesi con Cairo e sussurri sempre più insistenti sul suo imminente ritorno in Rai (qui la videointervista sove parla del suo futuro). Ma certamente uno stop così drastico a stagione ancora in corso lascia spazio a motivazioni piuttosto serie. Di sicuro non sono gli ascolti del programma, sempre buoni, a venire messi in discussione.

Le indiscrezioni di Dagospia, la smentita di Giletti

Le ipotesi e le indiscrezioni si susseguono e naturalmente per ora vanno prese con la dovuta cautela. Selvaggia Lucarelli, in un tweet, scrive: “Nelle redazioni si rincorre la notizia che ci sarebbero le forze dell’ordine in casa di Giletti, nonché in alcuni uffici amministrativi”. E di lì a poco Dagospia lancia un’altra bomba: “Pare che sia intervenuta la Dia (Direzione distrettuale antimafia) a proposito delle svariate rivelazioni su Matteo Messina Denaro concesse a “Non è l’Arena” da Salvatore Baiardo, il pentito che già a novembre scorso aveva annunciato che il boss era malato e in procinto di farsi arrestare”. Ma Giletti non ci sta e smentisce: “Ognuno ha la sua versione. Non voglio aggiungere altro, non parlo, penso solo ai miei, ai 35 che lavorano con me e si ritrovano ora sbattuti fuori dopo 6 anni. Io ho le spalle larghe, penso solo a loro”. Quanto alle voci di perquisizioni spiega: “E’ tutto falso, non c’è stata nessuna perquisizione nella mia abitazione. Nessuna notifica delle forze dell’ordine, nulla di nulla. Del resto era tutto facilmente verificabile e riscontrabile”

Potrebbe andare in onda la domenica al posto di Fazio

Al di là di cosa possa essere successo tra Urbano Cairo e Massimo Giletti, ora resta da capire se davvero il giornalista cresciuto alla scuola di Giovanni Minoli stia per tornare nella tv di Stato, la cui riorganizzazione, con un nuovo giro di nomine, voluta dal governo di centrodestra è sempre più imminente. Giletti potrebbe trovare spazio nella domenica sera di Rai3 che, a quanto pare, sarà orfana di Fabio Fazio e del suo “Che tempo che fa”. Da settimane le voci di un imminente addio del conduttore si rincorrono insistenti e la stessa Luciana Littizzetto ne ha fatto argomento di battute e di gag. 

La trattativa tra Fabio Fazio e Discovery

Va inoltre ricordato che qualche settimana fa il sito “Tv Blog” aveva pubblicato un retroscena secondo cui la trattativa tra Fabio Fazio e Discovery sarebbe in fase più che avanzata. In pratica il conduttore ligure, una volta finita l’attuale stagione, sarebbe in procinto di raggiungere Maurizio Crozza sul Nove. I contatti tra Beppe Caschetto, agente di Fazio, e Alessandro Araimo, general manager di Warner Bros Discovery Southern Europe, sarebbero avvenuti in un hotel della capitale. Al di là del risiko delle nomine e delle poltrone, ora però sul tappeto c’è questa brusca rottura. E le vere motivazioni.

 

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Scritto da: redazione

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