“Bisognerebbe fare uno sforzo, da parte di tutti quanti, a destra e a sinistra, per trovare veramente, anche nella data del 25 Aprile, un punto di incontro e di solidarietà, di unità nazionale al di là di tutte le divisioni politiche, senza cercare di approfondire dei solchi che, fra gli italiani, non ci sono”. E’ l’auspicio di Pier Francesco Pingitore, scrittore, regista teatrale, patron del ‘Bagaglino’, intervistato dalla AdnKronos alla vigilia della Festa di Liberazione.
“La grande massa degli italiani avverte una sostanziale unità di fronte ai valori democratici della nostra Costituzione, che è ovviamente antifascista ed è la nostra guida – sottolinea Pingitore – Basta remore e basta polemiche! Nel comune sentire degli italiani, credo proprio che queste divisioni non ci siano, che appartengano soltanto al teatrino della politica”.
Del resto, osserva Pingitore, “parliamo di eventi legati a quasi ottant’anni fa, molti non sanno bene neanche di cosa parliamo quando celebriamo il 25 Aprile… Cerchiamo di guardare più al futuro che al passato, anche se ognuno può guardare al passato con la propria sensibilità e senza forzare le rispettive coscienze. Ma l’importante, oggi, è avere la consapevolezza di quali siano i valori che reggono la nostra società e condividerli. Servono parole di serenità e di unità davanti ai valori fondamentali della libertà, della democrazia e della Costituzione”, conclude Pier Francesco Pingitore.
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