Ci sono i giovani emarginati che coltivano all’interno del Parco archeologico di Pompei e i bambini con problemi psico-sociali che nel cuneese, alla fattoria di Bubi e Mimi, si prendono cura delle piante all’interno di un giardino sensoriale. C’è l’orto che “cura” le donne con problemi oncologici a Pimentel, nel cagliaritano, e il “giardino in movimento” per riqualificare un’area urbana del centro di Genova. Sono le quattro realtà premiate dalla settima edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale”, il bando realizzato da Confagricoltura, dalla onlus Senior-L’età della saggezza e da Reale Foundation, in collaborazione con la Rete Fattorie Sociali e l’Università di Roma Tor Vergata. Tre dei quattro progetti premiati martedì 24 gennaio a Roma hanno ricevuto ciascuno un assegno di 40mila euro e una borsa di studio per il master di Agricoltura sociale delll’Università di Roma Tor Vergata: sono l’ azienda agricola Di Landro Francesco di Napoli, l’azienda La fattoria di Bubi e Mimi di Cuneo e l’Orto Terapeutico di Lu di Cagliari. Il quarto progetto (della Cooperativa sociale agricola pane e signore di Genova) ha invece incassato il premio speciale di 20mila euro.
«Questa iniziativa ci riempie di orgoglio – ha affermato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – perché dimostra come l’agricoltura non sia solo il settore primario, ma anche capace di intraprendere strade innovative, di riscatto sociale e di welfare per le fasce più fragili della popolazione, senza perdere la propria dimensione economica e imprenditoriale». «Il ministero dell’Agricoltura – ha aggiunto il ministro Francesco Lollobrigida, presente alla premiazione – lavora per valorizzare l’agricoltura sociale e per sostenere i più fragili, giovani, donne e diversamente abili che, in questo modo, possano essere protagonisti di un modello virtuoso».
Il fenomeno dell’agricoltura sociale è in crescita: in otto anni sono aumentate del 250% le aziende agricole che svolgono, oltre al regolare impegno legato alla coltivazione della terra e all’allevamento, attività sociali perfettamente integrate. L’agricoltura sociale è praticata dal 12,5% del totale delle imprese agricole: oltre la metà fattura tra 50mila e un milione di euro, ma solo il 12% supera il milione. La maggior parte si trova nel Norditalia (41%), il 38% nel Sud e il 21% nel Centro.
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