La Commissione europea ha concesso agli allevatori italiani la rateizzazione delle cartelle esattoriali relative alle multe per le quote latte, come richiesto dal governo italiano. Dall’8 maggio 2023, comunica l’Agea in una nota, gli allevatori potranno accedere alla rateizzazione degli atti di riscossione esattoriale, relativi ai prelievi supplementari quote latte, come previsto dal Dl 21/22, convertito con modificazioni nella legge 51/22. I produttori potranno ottenere una rateizzazione fino a trent’anni continuando a beneficiare anche dei premi Pac, senza subire la compensazione con i debiti da parte degli organismi pagatori. Facendo domanda all’AdER si potrà ottenere l’immediata sospensione delle procedure di riscossione.
La Corte di Giustizia europea non ha messo in discussione l’obbligo degli allevatori di pagare la sanzione derivante dalla produzione in eccesso, ma le regole fissate dal legislatore italiano per ripartire “lo sconto” in base a categorie predefinite. In particolare, a nessuno degli allevatori poteva essere richiesta una multa superiore al corrispondente superamento della quota. Nell’ambito dell’agenzia è stato inoltre istituito un gruppo di lavoro dedicato al tema delle quote latte, che si prefigge non soltanto lo scopo di rendere quanto più efficiente possibile l’azione amministrativa, ma soprattutto di dare ascolto alle richieste di tutti i produttori.
La sentenza avrà un impatto sulla riduzione del contenzioso. Nel 2018 la Corte di Giustizia dell’Unione europea aveva accertato che l’Italia era venuta meno all’obbligo di procedere in modo efficace a incassare le multe dovute dagli allevatori, mentre nel 2019 aveva dichiarato la normativa nazionale in tema di compensazione e determinazione del prelievo supplementare come parzialmente contraria alla normativa dell’Unione.
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