La protesta di Valentina Leporati, conosciuta come Valentina Gluten Free. A cui un ristorante toscano ha detto no perché è celiaca
Foto dai suoi profili Facebook e Instagram
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La cultura del cibo passa anche per l’accettazione di chi ha differenti esigenze e non può proprio permettersi di mangiare una cucina qualunque. E ci sono casi limite che rivelano come in Italia siamo ancora indietro su questi temi. Fa discutere la testimonianza di protesta di Valentina Leporati, molto popolare e seguita sui social come Valentina Gluten Free che avrebbe voluto prenotare un tavolo per dieci persone in un ristorante in Toscana. E si è praticamente vista cacciare via. Non personalmente ma al telefono con frase secca dei titolari del locale: “Qui non accettiamo i celiaci”.
La discriminazione nel piatto
Valentina Gluten Free ha raccontato l’accaduto tramite il suo profilo Instagram: “Io, che di solito rispondo a tono e sono un fiume in piena di parole, sono rimasta in silenzio. Mi sono sentita discriminata, esclusa, diversa è sbagliata. Non provavo questa sensazione da tantissimo tempo. Eppure sono abituata alla disinformazione e all’ignoranza. Nonostante la mia corazza ormai dura questa frase mi ha davvero ferita. Lasciata fuori da un locale a causa della mia malattia. A causa di quello che non ho scelto ma che fa parte di me in modo indissolubile”.
“Non ci sono scuse”
Valentina Leporati-Gluten Free è una testimonial della cucina adatta a chi è celiaco, ha scritto apposta il libro Cucina Gluten Free per Vallardi e in diverse occasioni pubbliche, fra cui come ospite a Radio Deejay, spiega quanto questa condizione invalidante non è questione di vizi o di gusti difficili in fatto di cibo. Nella sua testimonianza prosegue: “Ho preso del tempo per calmarmi prima di parlarvene e denunciare questa cosa in modo che nessuno mai più si permetta di pronunciare una frase simile. Io ho i mezzi per gestire la frustrazione e la rabbia ma pensate ad un adolescente o ad un bambino: come si sarebbero sentiti al posto mio? Ad oggi abbiamo tutte le possibilità per essere inclusivo, informati e rispettosi quindi questo atteggiamento non è assolutamente giustificabile. Quello che fa la differenza è la conoscenza perchè se si conosce la celiachia si sa come preparare un pasto in sicurezza con poche e semplici attenzioni. Non ci sono più scuse”.
Seicentomila celiaci in Italia
Secondo il report dell’Istituto superiore di Sanità (disponibile qui) i celiaci in Italia si aggirano attorno ai 600mila di cui 233mila con diagnosi certa. La celiachia è una malattia permanente con reazione auto-immune al glutine. Il morbo celiaco risulta quindi un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti; può manifestarsi in individui di tutte le età a partire dallo svezzamento. I sintomi ad essa correlati vanno dai crampi e diarrea a spasmi muscolari, cefalea, perdita di sensibilità nervosa. Fino a disfunzioni tiroidee, dermatite e aborti spontanei.
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