“Ridere, pensare, emozionarsi”: sono i tre verbi che Piero Maccarinelli, direttore artistico del Teatro Parioli di Roma, indica quale filo rosso conduttore della nuova stagione della sala – molto nota anche al pubblico televisivo di tutta Italia per aver ospitato per decenni il ‘Maurizio Costanzo Show’ – per una programmazione che intende proporre sia il divertimento che la riflessione, spesso ‘a braccetto’. Nonché un ricordo ‘ad hoc’ proprio di Costanzo, con un progetto speciale ancora in fieri per rendergli omaggio; mentre vengono confermati la collaborazione con il Teatro dei Marsi di Avezzano e il rapporto con l’Accademia d’Arte drammatica Silvio D’amico e con il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Si parte il 25 ottobre con un testo e una tematica ‘seria’ come quella della discriminazione antiebraica durante il nazismo, narrata in ‘Il caso Kaufmann’ che vede protagonista Franco Branciaroli diretto proprio da Maccarinelli che nella stagione pariolina firma ben tre regie. Si prosegue con il testo-icona di Annibale Ruccello, ‘Ferdinando’, con Arturo Cirillo nelle duplici vesti di regista e attore. La virata sul divertimento la darà ‘L’avaro immaginario’, un mix fra i due testi di Moliere – ‘L’avaro’ e ‘Il malato immaginario’ – e fra le due versioni, quella originaria francese e il rimaneggiamento napoletano che fu opera di Luigi De Filippo, con Enzo Decaro e Nunzia Schiano.
A dicembre il sipario si alzerà su ‘A che servono questi quattrini’ di Armando Curcio con la coppia formata da Nello Mascia e Valerio Santoro; mentre lo spettacolo delle feste di fine anno, dal 26 dicembre al 7 gennaio, sarà ‘Taxi a due piazze’: per il testo di Roy Cooney, la regista Chiara Noschese ha pensato a un ritorno sul palcoscenico di Barbara D’Urso, strappandola in qualche modo al fitto calendario degli impegni televisivi. Con l’anno nuovo, la programmazione riprenderà dal 10 gennaio con ‘Mettici la mano’ di Maurizio de Giovanni, lo scrittore dai cui testi sono state tratte diverse serie tv fra cui ‘Il commissario Ricciardi’, con Antonio Milo e Adriano Falivene, il carabiniere Maione e il femminiello Bambinella televisivi, ora chiamati a ‘uscire’ dal piccolo schermo e a salire sul palco, per l’ultima regia firmata da Alessandro d’Alatri.
Si annuncia come uno spettacolo dalle forti emozioni ‘In ogni vita la pioggia deve cadere’, riflessione sulle coppie arcobaleno proposta dalla coppia artistica formata da Leo Gullotta e Fabio Grossi, anche regista. A dieci anni di distanza dalla interpretazione di Gianrico Tedeschi, arriva poi ‘Farà giorno’, questa volta con Antonello Fassari affiancato da Alvia Reale. Torna invece dopo il successo della scorsa stagione ‘Quasi amici’, tratto dall’omonimo film, sempre con il duo Massimo Ghini e Paolo Ruffini.
La coppia Stefano Santospago e Lucrezia Lante della Rovere sarà protagonista di ‘La Divina Sarah’ di Eric-Emmanuel Schmitt per la regia di Daniele Salvo. Si prosegue con ‘Il malloppo’, opera inglese di Joe Orton per quello che viene definito come un “incubo freudiano” con Gianfelice Imparato e Marina Massironi. Massimiliano Bruno si riproporrà con il suo ‘Lo stato delle cose’, ma ‘seconda parte’, dunque completamente rinnovata nei testi e nei giovani attori rispetto alla proposta della scorsa stagione.
Sempre dal cartellone della passata programmazione, dopo il successo riscontrato, torna ‘Il figlio’ di Florian Zeller con Cesare Bocci, Galatea Ranzi e la giovane rivelazione Giulio Pranno, candidato al premio ‘Le Maschere’. Fra aprile e maggio, tutte proposte al femminile con ‘I turni’ scritto e diretto da Cristina Comencini; ‘Anna dei miracoli’ di William Gibson con Mascia Musy; ‘Le assaggiatrici di Hitler’; ‘La madre di Eva’ adattato, diretto e interpretato da Stefania Rocca. A chiudere il sipario sulla stagione, con l’ultima replica fissata al 26 maggio, sarà invece Riccardo Rossi con i suoi ‘Discorsi amorosi’.
(di Enzo Bonaiuto)
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