Non sono un assiduo utilizzatore di tablet ma devo ammettere che questo Huawei MatePad 11 2023 è stato un ottimo compagno di viaggio nella trasferta a Madrid di qualche giorno fa per la presentazione dei nuovi Moto Razr. Le mie necessità erano un prodotto che mi permettesse di scrivere articoli in mobilità, montare video in Cine4K, visualizzare contenuti multimediali durante le tratte aeree e con un display ben visibile. Se siete curiosi di sapere come è andata e cosa ne pensiamo di questo MatePad 11 2023 non vi resta che continuare a leggere il resto dell’articolo!
INDICE
DESIGN E QUALIT COSTRUTTIVA
La prima impressione quando si prende in mano il nuovo MatePad 11 è eccezionale grazie al trattamento della back cover chiamato da Huawei “Starlight Sand”, un effetto che per foto potrebbe sembrarvi molto simile a quello dei OnePlus storici ma che in realtà dal vivo è molto più vistoso ma allo stesso tempo meno invasivo al tatto, non stancando praticamente mai. Alla vista sembra un prodotto decisamente più costoso di quanto poi sia questo tablet ed ho apprezzato molto che il trattamento viene ripreso anche sul blocco fotocamera in modo da armonizzare il design. Non è un tablet assolutamente pesante, parliamo di circa 480g per un display da 11″ con delle cornici abbastanza ottimizzate attorno.
Il grip è buono grazie alle giuste proporzioni del tablet ed al suo frame bombato che facilita la presa. Bene tra l’altro che anche il frame sia tendente all’opaco in modo che si sporchi e trattenga meno ditate possibili proprio come la back cover. Dalla posizione della fotocamera anteriore, posta sul bordo lungo, capiamo che è un tablet prevalentemente da usare in orizzontale seppur il formato ed i 165mm di larghezza lo rendono piacevole da utilizzare anche in verticale! Sul frame troviamo il tasto di accensione, il bilanciere del volume, i quattro speaker ed i tre pin magnetici per andare a collegare il MatePad 11 alla tastiera, oltre che uno slot magnetico con ricarica wireless per lo Stylus. La type c posta inferiormente è una classica 2.0 e supporta una ricarica a 22.5W via cavo.
DISPLAY E SBLOCCO
Il display da 11″ ha un rapporto schermo-corpo dell’86%, è una unità TFT LCD IPS con risoluzione di 2.5K e refresh rate massimo di 120Hz. La luminosità di picco purtroppo non è altissima, nei nostri test non ha mai superato i 500 Nits di picco seppur grazie all’eliminazione quasi totale dei riflessi sul display il risultato finale è nettamente meglio ad esempio del OnePlus Pad che abbiamo provato due mesi fa. Rimane il fatto che non è un display da usare sotto al sole diretto in piena estate, per quel tipo di uso sono da prendere in considerazione i MatePad Pro con display AMOLED e picchi di 1200 Nits, c’è poco da fare. Grazie alla sua grande resistenza ai riflessi e ad un display che tende ad “ingrigire” il meno possibile le zone d’ombra ed i neri, l’esperienza anche di visualizzazione contenuti multimediali non è affatto male.
Il display del MatePad 11 supporta tra l’altro l’HDR10+ e seppur non ci siano i servizi Google sono presenti i DRM Widevine L1 in modo da poter sfruttare Netflix al massimo della qualità consentita. Anche Prime Video risulta già certificato, molto bene, quasi inaspettato considerando che entrambe le applicazioni non sono disponibili ufficialmente su App Gallery ma sono scaricabili da esso via store di terze parti. Lo schermo per il resto ha un più classico formato per Tablet di 16:10 ed il refresh rate massimo di 120Hz fa fede ad una classica scalettatura 30/60/90 in base ai contenuti visualizzati.
Piccola menzione a come andiamo a sbloccare il MatePad 11 perchè abbiamo a disposizione soltanto lo sblocco del volto 2D tramite la selfie camera che predilige il riconoscimento in orizzontale, un sensore di impronte integrato nel tasto di accesione sarebbe stato il top.
SOFTWARE
Per quanto riguarda il software, lato sempre più spinoso quando si parla di dispositivi Huawei nel 2023, con i giusti compromessi non mi sono trovato male e soprattutto non ho dovuto fare grandi rinunce ma adesso vi spiego per bene. Parto dal fatto che a bordo troviamo la HarmonyOS 3.1 che verrà aggiornata per non meno di 3-4 anni da Huawei con rilasci di patch e aggiornamenti con una cadenza di 2-3 mesi, un risultato non scontato su prodotti di questo tipo. Il mio ultimo approccio con Harmony OS risale alla prima versione disponibile su Mate 30 Pro, il mio ultimo smartphone personale Huawei del quale mi innamorai follemente, e a distanza di due anni ho notato un salto avanti incredibile.
AppGallery finalmente si è popolata di tante app essenziali come quelle bancarie (manca purtroppo HelloBank e poche altre che personalmente utilizzo) ed è stato integrato anche il download direttamente da store terzi. Ho notato che sono state integrate anche molte app OpenSource quali PipePipe, un fork di NewPipe che sostituisce ed aggiunge molte funzioni a YouTube oltre che a supportare il nostro feed delle iscrizioni.
Insomma tra soluzioni ufficiali e non ed app open source ormai rispetto alla prima versione di HarmonyOs il sistema risulta usabile, lasciando forse ancora un po’ di confusione all’utente newbie che provendo dai GMS potrebbe rimanere confuso non trovando il suo giochino preferito o titoli quali Genshin Impact ed Honkai star rail per citarne due, qualche incompatibilità in app ancora dipendenti dai servizi Google. Bene che comunque le Google Apps siano state integrate alla bene e meglio tramite le “Quick Apps”, delle pagine mobile ottimizzate, e dalla possibilità di usare comunque Google come motore di ricerca. Se avete uno smartphone o PC Huawei potrete poi sfruttare il Huawei Share ed il Multi-Screen Connection per avere una esperienza super-immersiva come l’avere il display dello smarthphone condiviso su quello del tablet.
Dove però Huawei ha una marcia in più è nella fluidità e reattività del software. Ogni volta rimango stupito da come non ci sia mai un freeze, un crash o qualche impuntamento dato che tutto gira a meraviglia seppur magari esteticamente sarebbe ora di dare una piccola ri-ammodernata grafica seguendo il trend dei super-widget, davvero ben fatti! L’assenza dei servizi Google significa anche batteria infinita poichè tanti drain in standby causati dai servizi Google spariscono e quelli Huawei sono decisamente più contenuti.
SCHEDA TECNICA e ACCESSORI
- display: LCD IPS da 11 pollici, risoluzione 2.560 x 1.600 pixel (275 ppi), frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, rapporto schermo corpo 86%, compatibile con Huawei M-Pencil di 2a generazione (latenza 2 ms), certificazione TÜV Rheinland Low Blue Light e Flicker-Free
- SoC: Qualcomm Snapdragon 865, octa core a 7 nanometri da 2,84 GHz di frequenza massima, GPU Adreno 650
- memorie: 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione
- fotocamere:
- posteriore: 13 MP apertura f/1.8 con autofocus
- frontale: 8 MP, apertura f/2.0, no AF
- connettività: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.1, BLE, SBC, AAC, LDAC HD audio, USB-C 2.0
- audio: 4x altoparlanti, 2x microfoni
- batteria: 7.250 mAh
- ricarica: rapida a 22,5 watt con alimentatore incluso
- sistema operativo: HarmonyOS 3.1, no servizi Google
- dimensioni: 253,7 x 165,3 x 7,2 mm
- peso: 480 grammi circa
- colore: Graphite Black.
GLI ACCESSORI
Gli accessori disponibili all’acquisto sono la Huawei M-Pencil di seconda generazione ad un prezzo aggiuntivo di soli 30€ se comprata in Bundle o 99€ al listino e troviamo poi la Smart Keyboard che dovrebbe costare sempre 99€ e sarà disponibile da questo mese all’acquisto. Noi abbiamo avuto modo di utilizzare entrambi gli accessori e abbiamo trovato la penna geniale e perfettamente integrata all’interno del sistema come la funzione di poter selezionare un colore all’interno di una app e poter disegnare o scrivere con quello all’interno di una seconda app. Anche la precisione di scrittura e la piacevolezza d’uso su lunghe sessioni è buona, vi lascio tre disegni bozza che ho realizzato qui sotto in foto.
La cover-tastiera l’ho usata a fondo dato che ci ho scritto più di due articoli tra anteprime e recensioni per una somma di 8000 parole. Ho trovato decisamente gradevole la corsa, la fattura dei tasti e del sistema di aggancio/sgancio del tablet che permette anche di staccare completamente la tastiera. Manca la retroilluminazione dei tasti, funzione che giustificherebbe anche un eventuale costo maggiore dell’accerssorio.
PRESTAZIONI E FUNZIONALIT
Usare il Matepad 11 è stato un piacere grazie allo Snapdragon 865, i 6GB di RAM LPDDR4x fisici e 128GB di storage UFS 3.1. Seppur il SOC non sia l’ultimo ritrovato della scienza c’è da considerare che alla fine ci permette di avere una esperienza molto simile se non migliore di alcuni SOC medio di gamma attuali come quello basato sullo Snapdragon 7 Gen 1 o le controparti MTK come il Dimensity 9000 usato sul OnePlus Pad. Per i quanto i chipset Mediatek abbiano fatto salti in avanti da gigante abbiamo visto come spesso mancano feature come il supporto all’export e rendering 4K in app come CapCut mentre in questo Huawei ho potuto lavorare ed esportare clip in Cine4K a 200Mbits senza avere il minimo problema o impuntamento con un export dalla durata di due-tre minuti per un video di cinque minuti.
Con queste premesse capirete da soli che un uso social è pressochè perfetto con questo tablet, non avrete il minimo impuntamento e così nei giochi di punta quali Honkai Star Rail che seppur non girando al massimo della qualità anche dopo più di 1h di gaming non ha perso il minimo frame. Le temperature della batteria anche in uso gaming sono sotto controllo superando di rado i 30°C e senza mai scaldare al frame infastidendo la presa.
AUTONOMIA E RICARICA
Grazie a questo preambolo le aspettative sulla batteria erano altissime e infatti i circa 7250mAh a disposizione non ci hanno deluso raggiungendo anche le 8 ore di schermo attivo nell’arco di 40h con un uso decisamente spinto del tablet quando usato. Nel classico uso sporadico casalingo non mi stupirei se riuscirete a farlo durare anche più di 6-7 giorni considerando che in standby i consumi sono quasi prossimi allo zero. Peccato non avere una carica veloce a 67W, ormai sempre più diffusa anche sui tablet, fermandoci a 22.5W.
QUATTRO SPEAKER
I quattro speaker di questo Matepad 11 mi hanno stupito sia per il volume raggiunto ma più che altro per la corposità del suono. Una funzione che ho trovato geniale è quella di poter collegare due paia di cuffiette al tablet in contemporanea in modo da poter ascoltare ad esempio un contenuto multimediale su Netflix ognuno con i propri auricolari preferiti e scegliere il volume che si vuole.
FOTOCAMERA E MICROFONI
Parliamo di fotocamere senza però perderci molto tempo poichè è un aspetto marginale su un tablet seppur qui la fotocamera posteriore sia una degna 13MP ad apertura focale f/1.8 e con registrazione video in 4K/30fps. La camera frontale che spesso si utilizza nelle videochiamate è invece una 8MP ad apertura focale f/2.0 e con messa a fuoco fissa. Non troviamo le varie modalità sfocato all’interno dell’app camera stock come su alcuni tablet che abbiano analizzato di recente ma poco male, l’importante è che quella funzione la si trovi poi in app come Meets, Zoom e via dicendo.
I MICROFONI SI DIFENDONO
Dove Huawei MatePad fa la differenza quando si parla di videochiamate è sicuramente nella gestione dei microfoni poichè grazie a loro ed al software di cancellazione del rumore con intelligenza artificiale sviluppata da Huawei si applica automaticamente un filtro ai suoni indesiderati quali click del mouse, digitazione sulla tastiera o i passi in sottofondo in modo da ottimizzare al meglio le chiamate
CONCLUSIONE
Siamo arrivati alle conclusioni e direi di partire dal prezzo: 399€ di listino per la versione 6/128GB che si alzano a 429€ se deciderete di sfruttare il bundle con la Pencil scontata dai 99€ di listino. Per la Smart Keyboard invece il listino ci dice 99€ senza alcuno sconto ma occhio perchè come ci ha sempre abituato Huawei tra codici sconto e promozioni non sarà impossibile portarsi a casa questo tablet in piena configurazione di accessori andando a spendere meno di 450€, un prezzo decisamente congruo alla scheda tecnica se pensiamo che un OnePlus Pad in piena configurazione arrivava a costare anche 750€.
Gli aspetti che ci hanno convinto di più sono sicuramente la batteria, le prestazioni ed il display mentre per quanto il software abbia fatto passi enormi in avanti c’è ancora qualcosa da migliorare seppur abbiamo visto come questo tablet sarà supportato per almeno 3-4 anni da Huawei. Qualche noia ogni tanto con lo sblocco 2D del volto con una selfie camera che poteva ricevere un poco più di cura essendo lei la fotocamera più usata su un tablet di questo tipo rispetto alla posteriore che invece risulta essere di ottimo livello.
Insomma, un aggiornamento che migliora e ottimizza MatePad 11 del 2021 in praticamente ogni aspetto portando sul mercato un tablet relativamente economico ma decisamente completo. E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!
CODICE SCONTO: utilizzando il codice AHDM11A si ha diritto su Huawei Store, fino al 30 settembre, a uno sconto di 50€.
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