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L’Europa stanzia 220 milioni di euro per la creazione di quattro piattaforme di prova e sperimentazione (testing and experiment facilities, TEF) per l’IA. L’intelligenza artificiale è entrata nella sfera pubblica, in qualsiasi ambito ormai si parla di IA e tantissimi europei la utilizzano quotidianamente spesso e volentieri senza nemmeno rendersene conto.
Per garantire che l’IA e le tecnologie derivate non finiscano per entrare in conflitto con i valori europei, la Commissione europea e più della metà degli Stati membri, dopo i progressi sul fronte dell’AI Act, hanno stanziato 220 milioni di euro per creare in tutto il continente piattaforme di prova e sperimentazione di livello mondiale, chiamate TEF. Le prime quattro strutture di verifica fisica e virtuale sono state presentate in Danimarca, a Copenhagen.
Dunque, i TEF: sono strutture permanenti dell’Unione Europea in cui è possibile testare tecnologie digitali complesse in contesti reali, sia fisicamente che attraverso la simulazione. I TEF possono essere considerati una sorta di filtro di sicurezza tra le tecnologie digitali emergenti – IA, robotica, quantistica, ecc – e i cittadini europei.
Il “filtro” inizialmente sarà composto da 4 TEF, agisce per testare queste tecnologie in contesti reali e nei cosiddetti “living lab” prima che raggiungano gli utilizzatori finali, quindi infrastrutture, persone, aziende e consumatori. Il principio è simile a quello che ha condotto alla creazione dell’Euro NCAP: questo saggia la sicurezza dei veicoli, la protezione offerta agli occupanti in caso di impatto, i TEF fanno altrettanto ma con ciò che è basato sull’IA.
I fornitori di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale hanno l’opportunità di testare i loro prodotti in ambienti reali per valutare se soddisfano le esigenze dei clienti – dice Valentina Ivanova, coordinatrice del progetto AI-Matters, il TEF in ambito manifatturiero. Offrendo l’accesso a infrastrutture di test e sperimentazione in tutta Europa, puntiamo ad accelerare l’adozione di queste soluzioni sul mercato.
I TEF attualmente sono divisi in quattro macro aree, ciascuna delle quali si occupa di settori diversi:
- l’agrifoodTEF si occupa dei settori agricolo e produzione alimentare, quindi dal trattore robotico all’IA che gestisce la coltivazione | coordinatore Raffaele Giaffreda, Chief IoT Scientist di Fondazione Bruno Kessler, Trento
- il TEF-Health si occupa del settore sanitario, dalle protesi avanzate all’apprendimento automatico nell’imaging e nella diagnostica medica | coordinatore Petra Ritter, professore del Charité University Hospital, Berlin
- il TEF AI-Matters si occupa del settore manifatturiero, dai robot per la produzione ai droni utilizzati nei magazzini | coordinatore Valentina Ivanova, European affairs al List institute of CEA Tech, Grenoble
- il CitCom.ai TEF inizialmente sarà focalizzato su energia, mobilità e connettività, ha il compito di testare l’intelligenza artificiale e la robotica prima che entrino nei luoghi in cui gli esseri umani vivono e si muovono. Esempi? Auto a guida autonoma, ma anche software per il recupero dei dati delle telecomunicazioni | coordinatore Martin Brynskov, direttore del Connecting Communities Centre, DTU Compute, di Copenhagen.
Le quattro strutture saranno operative da gennaio 2024.
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