Le basi prima di tutto, quindi la vodka, ok? Poi l’espresso nel calice, quindi una bella grattuggiata di quello che viene definito come parmesan. Sarà vero Reggiano? Sarà l’ennesimo formaggio simile al nostro Parmigiano? Non si sa bene, di certo c’è che è esplosa la riscoperta di un cocktail inventato 40 anni fa ma che viene aggiornato mettendoci dentro il formaggio grattuggiato. Orrore? Delizia? Di domande ne abbiamo fatte già troppe e allora ripartiamo dal come il Parmesan Espresso Martini è diventato il cocktail del momento, invadendo i social media e facendosi bello da un video all’altro con milioni di curiosi a gustarselo con gli occhi per poi provare a prepararlo da sé.
Gusto “umami” sì, ma che vuol dire esattamente?
Una volta servito, il Parmesan Espresso Martini ha consistenza e sapore di un caffé shakerato ma alcolico e con il formaggio grattuggiato sopra. E’ stato il barista peruviano Carlos Ruiz a creare la sensazione attorno a questa ricetta sorprendente e controversa, che da un lato delizia i sostenitori del gusto umami (abbiamo spiegato qui cos’è) e dall’altro fa inorridire i puristi del caffé e della mixology. Quello di Ruiz si chiamava Café con Queso, al Parmesan Espresso Martini si arriva con l’influencer social e content creatore che ha nome d’arte High-Proof Preacher il quale ne filma la preparazione. Da Instagram a TikTok, è boom. Le grandi catene come Starbucks e i giornaloni sopravvissuti alla mattanza digitale, come The Independent, lo offrono ai loro clienti e ne parlano ai loro lettori. E’ partito il trend.
Per piacere molto devi farti molto odiare
Ma com’è all’assaggio il Parmesan Espresso Martini? Intanto ecco con quali ingredienti prepararlo: ci vogliono 2 oz di vodka, 1 oz di espresso 100% arabica, 1/2 oz di sciroppo di canna da zucchero, 1/2 oz di liquore al caffè a piacere ed ecco la grattata di circa 12 grammi di Parmigiano o simile, con almeno 40 mesi di stagionatura. Vada per il gusto umami con quelle note acidule che sprigionano la salivazione e danno una sensazione intensa, ma c’è chi si lamenta della consistenza, perché ingredienti così specifici e diversi non si amalgano alla perfezione e restano in bocca e fra i denti così. A farsi molto amare o tanto detestare.
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