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Danza, la Scala debutta al Festival Les Chorégies d’Orange

today12 Luglio 2023 12

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Primo appuntamento internazionale dopo gli anni della pandemia, il Balletto della Scala debutta il 15 luglio al Festival Les Chorégies d’Orange che lo scorso anno ha visto trionfare il concerto di cori verdiani con l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala diretti da Riccardo Chailly. Les Chorégies d’Orange sono il più antico festival francese, risalendo al 1869. Ma nel corso degli anni sono riusciti a mantenere tutta la loro originalità a partire dalla sede in cui si svolge ogni estate. Un teatro romano risalente al I secolo a.C. perfettamente conservato, con una capienza di 8300 posti.

Nella cornice del Teatro Antico il Balletto della Scala si presenta con un programma che tra novità e repertorio, farà conoscere i talenti della Compagnia, ‘Verdi Suite’ di Manuel Legris, ‘Blake Works I’ di William Forsythe per concludere con il ballet blanc, nel secondo atto de ‘Il lago dei cigni’ di Rudolf Nureyev. La trasferta, sostenuta da Allianz, partner delle tournée del Teatro alla Scala, vedrà anche il coinvolgimento dell’Orchestra scaligera, che ha infatti effettuato la registrazione delle musiche di ‘Verdi Suite’ e del ‘Lago dei cigni’ utilizzate nello spettacolo.

Cinquantacinque i ballerini in trasferta, tanti i protagonisti, dai primi ballerini Martina Arduino, Nicoletta Manni, Alice Mariani, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, ai solisti Gaia Andreanò, Caterina Bianchi, Agnese Di Clemente, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa, Alessandra Vassallo, Domenico Di Cristo, Christian Fagetti, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Navrin Turnbull, e gli artisti del corpo di ballo, impegnati nei briosi ensemble di ‘Verdi Suite’, nelle costruzioni coreografiche di William Forsythe e nelle iconiche figurazioni dei candidi cigni.

‘Verdi Suite’ è la creazione di Manuel Legris firmata nel dicembre 2020 per il Balletto della Scala di cui aveva da poco assunto la direzione. Lo spettacolo venne concepito come divertissement in omaggio alla danza e alla musica italiana, e alla tecnica degli artisti scaligeri. La coreografia ha preso vita su alcuni passaggi dalle musiche che Giuseppe Verdi scrisse per le danze nelle sue opere I vespri siciliani, Jérusalem e la versione francese di Il trovatore, scelti per creare un tessuto musicale ricco di brio ed energia. Un tessuto musicale che si è poi ampliato con ulteriori movimenti per il corpo di ballo su estratti dal Ballo della Regina (La Peregrina) del Don Carlos.

In scena a Orange Martina Arduino, Maria Celeste Losa, Claudio Coviello, Marco Agostino, Mattia Semperboni nel passo a cinque, accanto a Caterina Bianchi e Navrin Turnbull e al corpo di ballo. Interpretato per la prima volta dagli artisti del balletto scaligero lo scorso maggio, su sette brani dall’album The Colour in Anything del compositore James Blake, ‘Blake Works I’ rimanda, nei costumi, alla tradizione accademica e esplora le molteplici angolature di questa tradizione, che sta alla base di tutta la tecnica del balletto, ma dall’altro lato, come sottolinea il coreografo, “celebra la deliziosa tensione che nasce dall’introduzione di un’eccezione coreografica alle regole convenzionali del balletto”.

Con ‘Blake Works I’ creato per il Balletto dell’Opera di Parigi nel 2016 William Forsythe iniziò un progetto di esplorazione nelle musiche di James Blake, progetto settennale che proprio alla Scala, con Blake Works V, ha visto il suo coronamento e la prima versione completa. A Orange per ‘Blake Works I’ emergeranno alcuni degli artisti protagonisti di quel debutto Martina Arduino, Alice Mariani, Alessandra Vassallo, Linda Giubelli, Benedetta Montefiore, Marco Agostino, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Christian Fagetti, Navrin Turnbull, Edward Cooper, Alessandro Paoloni, Andrea Risso, Rinaldo Venuti.

Il 2023 segna il trentesimo anniversario della scomparsa di Rudolf Nureyev, e la Scala lo ricorda riportando sul palcoscenico, negli storici allestimenti scaligeri, due tra i suoi balletti più amati e rappresentati. Dopo Lo schiaccianoci, che ha aperto la stagione, a settembre verrà ripreso anche il suo Lago, assente dal 2014 e di cui a Orange viene anticipato un estratto. Quando il ‘suo’ Lago approda alla Scala nel 1990, Nureyev tiene per sé il ruolo chiave, equivoco, speculare, di Wolfgang/Rothbart. Ma è per il Principe che Nureyev crea ardue variazioni, ponendolo al centro di tutte le linee drammaturgiche. Nella lettura di Rudolf Nureyev il protagonista assoluto è Siegfried, un principe romantico dall’animo malinconico più che eroico, contemplativo e meditativo.

Il coronamento di questa serata a Orange è dunque con la storia, la tradizione, il grande repertorio, con il ballet blanc del secondo atto e i suoi candidi cigni. Saranno Nicoletta Manni a incarnare il ruolo di Odette e Timofej Andrijashenko il ruolo di Siegfried, Christian Fagetti sarà Rothbart e accanto a loro Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Maria Celeste Losa, Caterina Bianchi (Quattro cigni grandi) Agnese Di Clemente, Giordana Granata, Linda Giubelli, Marta Gerani (Quattro cigni piccoli) e il corpo di ballo del Teatro alla Scala.



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Scritto da: redazione

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