Domenica a Piombino (Piazzale d’Alaggio, Porticciolo della marina, nell’ambito del Festival 20Eventi, con ingresso Libero) andrà in scena una nuova narrazione dell’opera di De André, quasi un’intera rassegna in un unico concerto (con elementi del teatro e del talk). Quasi un primo tentativo di Gesamtkunstwerk del cantautore.
Scarlet Rivera
Sailing De André è l’anteprima mondiale di un esperimento, il cui principio alchemico sono la musica, le parole e la voce di Fabrizio De André. Non un semplice omaggio ma il tentativo di riportare alla vita, trasformandola, l’arte del nostro più significativo cantautore, ampiamente ascoltato e sinceramente amato da icone come Leonard Cohen e Bob Dylan. Come? Con il suono del violino di una delle muse di Dylan, Scarlet Rivera, protagonista della Rolling Tender Review, probabilmente il più iconico tour del del novecento. Era il 1975 e Scarlet Rivera accompagnava Dylan in un viaggio che cambiò per sempre il modo di vivere e ascoltare la musica live. Martin Scorsese, che ha definito la violinista “The Queen of Swords”, ne fece un film documentario nel 2019. Insieme a lei, in questa data concepita dal chitarrista e autore Andrea Parodi, Sarah Lee Guthrie, Michael McDermott (Premio Tenco 2022), lo svedese Jesper Lindell, Rafael Gayol (il batterista di Leonard Cohen, Alex Valle (il chitarrista di Francesco De Gregori) e il trombettista Raffaele Kohler (fu un topic mondiale la sua versione di “O mia bella Madonnina”, suonata dalla finestra durante il Covid). Questa l’architettura della spettacolo, le cui voci sono affidate alla cantautrice Dolcenera, al cantautore e attore Raiz e a Dori Ghezzi, che con la sua Fondazione sta coltivando nuove forme di memoria, oltre la retorica, fuori dal folklore, nel nome (e per conto) di Fabrizio De André.
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