Era il 1981 e da allora quella è diventata la canzone della rivalsa maschile su donne manipolatrici e incapaci di apprezzare la tenerezza e la cura verso di loro. Marco Ferradini scriveva e cantava Teorema con i celebri versi: Prendi una donna, trattala male/Cerca di essere un tenero amante/Ma fuori dal letto nessuna pietà/E allora sì vedrai che ti amerà. Un grande successo, tanto che Ferradini lamenta di esserci rimasto stritolato in mezzo, lui che è autore di più di altre 50 canzoni, che aveva cominciato come antennista e urlando alabarda spaziale! nella sigla tv dei cartoni animati dei Goldrake. La canzone del maschilista in realtà descriveva una realtà rovesciata in cui Marco Ferradini era l’uomo maltrattato dall’ex. E la scrisse per vendetta.
“Quando la mostrai a Teresa”
“Mai maltrattata una donna, semmai è successo il contrario – ha raccontato a La Repubblica Marco Ferradini – a maltrattarni era la stessa donna a cui ho dedicato la canzone“. Era lui dunque la parte sofferente, e questa sofferenza aveva un nome: Teresa. “Mai più rivista da 42 anni a questa parte”. Ma prima di lasciarsi definitivamente, il cantautore le fece ascoltare il brano che sarebbe poi diventato un classico della canzone italiana. Risposta? “Sei uno stronzo”. Teorema è un successo che resiste al trascorrere del tempo e delle mode. Forse perché arrivava in un periodo in cui la gente era stufa di scontri in piazza, attentati terroristici e cantautorato impegnato: “Io ho avuto il coraggio di raccontare me stesso, i miei sentimenti“. All’epoca sembrava che gli uomini non potessero farlo: “Dovevamo fare la rivoluzione”. Gli anni Ottanta arrivarono con la loro voglia di leggerezza, consumismo, lustrini, superficialità ricca. Dentro c’era il Teorema sull’amore sofferente e su come reagire firmato da Ferradini.
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