La decarbonizzazione del settore dei trasporti aerei rappresenta un capitolo fondamentale nella transizione energetica globale. Se da una parte infatti le emissioni globali prodotte dai voli rappresenta una quota minima compresa tra il 2% e il 2,5% di quelle complessive, dall’altra si può facilmente comprendere come per raggiungere il net zero entro il 2050 sia prevedibile uno sforzo ciclopico. Un conto infatti è immaginare aerei elettrici o a idrogeno, tutt’altra cosa è realizzare le infrastrutture necessarie che secondo alcune stime necessitano di un investimento di 1,7 trilioni di dollari. In aggiunta, la decarbonizzazione dei trasporti aerei non riguarda solo i velivoli, ma anche gli aeroporti. Una svolta green che dovrebbe accelerare con il progetto “Financing the airport of tomorrow” nell’ambito dell’iniziativa World Economic Forum e di Airport Council International, che prevede grandi trasformazioni. A cominciare dagli aeroporti del futuro che, da infrastrutture energivore quali sono oggi, diventeranno energy hub in grado di autoprodurre, accumulare e distribuire energia green. Inoltre, il progetto studierà come contribuire all’adozione su larga scala dei carburanti sostenibili alternativi per l’aviazione (i cosiddetti Saf, Sustainable Aviation Fuel), sfruttando tecnologie e strumenti di finanziamento innovativi.
Il ruolo centrale dell’Italia
All’interno del progetto di decarbonizzazione dei trasporti aerei l’Italia avrà un ruolo centrale, grazie anche al fatto che Mundys, realtà capo gruppo che controlla diversi scali internazionali tra cui Aeroporti di Roma, è il corporate leader che guiderà la parte riguardante i temi di finanziamento. L’obiettivo principale in questo senso è mettere a punto una serie di soluzioni innovative per agevolare l’accesso ai capitali da parte delle società aeroportuali e sostenere gli investimenti per la transizione energetica del sistema aereo mondiale. Questi nuovi strumenti di finanziamento vedranno coinvolte istituzioni finanziarie private e pubbliche come World Bank e BEI. La responsabilità dei temi finanziari del progetto è stata affidata dal World Economic Forum a Mundys sulla base dei risultati raggiunti dalla holding sul fronte della gestione e dello sviluppo sostenibile delle infrastrutture e delle pratiche di finanza sostenibile. Il progetto dovrebbe coinvolgere circa 18 mila gli aeroporti civili in tutto il mondo che potranno usufruire delle linee guida per finanziare la decarbonizzazione, che verranno definite durante lo sviluppo del progetto e saranno presentate ufficialmente nel corso della prossima Cop 28 in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
I driver del progetto
Tra i principali driver del progetto di decarbonizzazione degli aeroporti e dei trasporti aerei vi sono la realizzazione di impianti fotovoltaici per alimentare gli scali con energia pulita, l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei mezzi aeroportuali e delle vetture dei passeggeri, innovativi impianti di accumulo per l’energy storage. Un’altra parte del progetto riguarda lo sviluppo dell’intermodalità, della modalità treno/aereo, della Urban Air Mobility grazie a droni elettrici in grado di collegare gli scali con il centro delle città, oltre alla realizzazione di piste ciclabili nei dintorni delle strutture aeroportuali. Un capitolo a parte, inoltre, sarà dedicato allo sviluppo di sistemi e infrastrutture per l’approvvigionamento e lo stoccaggio di Saf.
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