Le istituzioni si impegnano per un maggiore impiego e utilizzo di sistemi innovativi da applicare nel campo della sanità per dare una risposta ai cittadini in termini di maggiore efficienza, costi e qualità dei servizi erogati. In tal senso è arrivato nei giorni scorsi un passo in avanti non di poco conto con il TTR (Tessuto Tecnico Riutilizzabile) che rispetto al cotone, costituisce il primo il materiale tecnologicamente più avanzato nell’ambito dei dispositivi tessili per sala operatoria. Un impatto notevole il relativo impiego anche in termini di costi sociali e ambientali. È necessario, dunque, “promuovere un’azione di informazione e sensibilizzazione nelle strutture sanitarie pubbliche e private in relazione alle più recenti novità normative comunitarie e nazionali in questo settore, alle positive esperienze già praticate sul territorio nazionale e alle migliori tipologie di dispositivi tessili disponibili sul mercato con riguardo alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale, al processo produttivo e all’occupazione locale”. È quanto sostenuto dalla Senatrice Biancofiore con l’Ordine del giorno G/564/18/5 relativo alle buone pratiche per l’utilizzo dei dispositivi tessili, già approvato. La tematica, infine, è stata portata avanti anche a livello europeo attraverso una interrogazione rivolta alla Commissione europea da parte dell’On. Matteo Gazzini, con la quale si è chiesto di incentivare negli Stati membri l’utilizzo da parte delle strutture sanitarie dei TTR ed alla quale l’organo competente ha risposto evidenziando la presenza allo stato attuale di politiche di indirizzo in tal senso.
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