“Abbiamo sbagliato”, ammettono a Vanity Fair America l’ideatore di The O.C. Josh Schwartz e la produttrice esecutiva Stephanie Savage tornando sull’argomento per il ventesimo anniversario della serie tv. Una delle più amate dei primi anni 2000. “Ripensandoci, avremmo potuto trovare una soluzione diversa“.
I due hanno raccontato di aver scelto di “uccidere“ Marissa Cooper perché la rete chiedeva l’eliminazione di qualcuno dei principali personaggi per accrescere il senso drammatico. Così fecero “morire Marissa”. Tuttavia ebbero subito l’impressione di aver sbagliato. “Ci siamo pentiti immediatamente”, dicono.
In onda in 50 Paesi
The O.C. è andata in onda in più di 50 paesi. Per questo è stata considerata un vero e proprio fenomeno di costume.
The O.C. – bisogna ricordarlo – è l’abbreviazione di Orange County, zona della California in cui è ambientata la story. Tutto ruota attorno alla figura di Ryan Atwood, giovane problematico, di famiglia disagiata, adottato dalla coppia ricca e filantropa composta da Sandy e Kirsten Cohen.
Ryan e il suo fratello acquisito Seth vivono la loro vita di ragazzi a Newport Beach e, in questo contesto, interagiscono, come si conviene ai giovani, con Marissa Cooper, la ragazza di cui Seth è da tempo infatuato.
Lo scontro
Sullo sfondo lo scontro culturale tra la famiglia Cohen, idealista, magnanima e generosa col prossimo, e la comunità locale, superficiale, materialista e bigotta.
La decisione
Un successo di pubblico e critica. Nelle ultime stagioni però c’era stato un calo di audience e, nel 2007, la serie fu interrotta.
La reunion
Questo non ha impedito che nell’agosto di un anno fa la famiglia Cooper di “The O.C.” si riunisse – con somma gioia dei tanti fan ancora attivi – a Charleston nella Carolina del Sud. Melinda Clarke, che nella serie ha interpretato la madre Julie Cooper, ha postato un selfie insieme a Tate Donovan (il marito Jimmy) e a Misha Barton, la figlia Marissa, e questo ha spopolato immediatamente su Internet.
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