Darren Evans ha finalmente trovato pace. L’addetto alla sicurezza dei Blur ha assillato Damon Albarn per vent’anni, chiedendogli di finire una demo registrata in fretta nel 2003. Due decenni dopo, il brano è diventato la prima canzone di The Ballad of Darren, un disco che porta nel titolo un omaggio all’insistenza di Evans e che fotografa un gruppo in splendida forma.
Albarn
Albarn ha messo insieme i pezzi nell’autunno del 2022, nel pieno del tour nordamericano dei Gorillaz. Ha buttato giù una ventina di idee nei momenti di pausa in camera d’albergo perché ai Blur era stato proposto di suonare a Wembley e loro non volevano che diventasse una mera celebrazione di carriera. Quando nel gennaio del 2023 i quattro si sono visti per lavorare sul disco, l’armonia si percepiva sin da subito e, così, nelle sei settimane successive il nono album in studio dei Blur ha preso rapidamente forma.
Barbaric
Una forma smagliante, riflessiva e, soprattutto, sincera. La sensazione che emerge sin dai primi secondi di The Ballad è che sia tutto al posto giusto: la voce malinconica di un Damon Albarn introspettivo come nella sua carriera solista, le chitarre oblique di Graham Coxon, lo stile del basso di Alex James, la batteria essenziale di Dave Rowntree.Quando i Blur sono arrivati in Italia per il Lucca Summer Festival non hanno fatto altro che confermare tutto questo. Oltre a planare in lungo e largo sulla propria discografia, il quartetto ha suonato per la prima volta Barbaric, un brano magnetico che il pubblico cantava a memoria, nonostante fosse uscito il giorno prima, cosa che ha meravigliato lo stesso Albarn. Il concerto è cominciato con un altro singolo di The Ballad of Darren, St. Charles Square, che riporta in auge i Blur degli anni novanta; il decennio che ha caratterizzato la prima parte di concerto, con la sorpresa di Tracy Jacks, fin qui tenuta fuori dalla scaletta. Un scaletta che, invece, ha confermato la statura di The Narcissist, un brano del nuovo album destinato a diventare classico. Nonostante i trentacinque anni di carriera e un’età non più così verde, la complicità sul palco, i sorrisi e le braccia alzate di Albarn e il calore del pubblico hanno reso il concerto una celebrazione di questo momento dei Blur, non una retrospettiva. Quando ci sono stati problemi all’impianto, la reazione del gruppo è stata suonare Intermission, non prevista in scaletta, ma scelta per dare tempo ai tecnici di trovare una soluzione.
«Fantastic», dice Albarn quando si spegne Tender, retta ancora dal coro della folla, e prima di lanciarsi nella finale The Universal, cantata indossando la famosa giacca Fila del video Boys and Girls.A pochi giorni dall’uscita, The Ballad of Darren ha venduto più di tutto il resto della top ten britannica ed è diventato il secondo primo posto in un anno per Damon Albarn, dopo quello con Cracker Island dei Gorillaz. Dati che si sposano con un album che non rincorre il tempo; lo esalta in tutti i suoi chiaroscuri.
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