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“Un primo passo” verso l’ingresso del Ministero dell’economia e delle finanze nell’operazione NetCo guidata dal fondo KKR. Così Giorgia Meloni si è espressa ieri, 28 agosto, al Consiglio dei Ministri durante il quale si è discusso del futuro della rete fissa di TIM. Il Governo ritiene fondamentale “assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro“.
Un primo passo, si diceva, in quanto a questo “seguiranno logiche di mercato“. Il CdM ha approvato un decreto legge con cui vengono
- assicurate le risorse finanziarie
- approvate struttura e condizioni dell’operazione finanziaria per l’acquisizione da parte del Mef di una quota di minoranza di NetCo compresa tra il 15 e il 20% per un valore non superiore a 2,2 miliardi di euro.
La NetCo deterrà, in prospettiva, il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa di telecomunicazioni attualmente posseduta da TIM S.p.a., e vede il MEF coinvolto nel ruolo di azionista di minoranza.
Via libera dunque da parte del Governo all’ingresso del Ministero dell’economia e delle finanze nella NetCo di TIM. L’approvazione segue il memorandum d’intesa tra il Mef e il fondo Kkr firmato il 10 agosto. Il ministro Giorgetti ha affermato che la partecipazione del Mef è “finalizzata ad assicurare comunque l’esercizio di poteri speciali, sostanzialmente la capacità di incidere in termini di strategia di sicurezza su quella che consideriamo un’infrastruttura – la rete di tlc – come decisiva per il futuro del Paese“.
Speriamo che con questa azione si possa in qualche modo dare un quadro stabile e definitivo a una vicenda che da molto tempo vive una situazione di impasse e nei prossimi mesi potrebbe avere una soluzione definitiva – ministro Giorgetti
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