Mia Martini era nata il 20 settembre 1947, a Bagnara Calabra. Curiosamente, anche la sorella, Loredana Bertè, è nata il 20 settembre (del 1950).
Domenica Rita Adriana Bertè, questo il suo vero nome, fu una cantante capace di interpretazioni particolarmente intense che grazie al suo timbro di voce conquistò sin da subito il cuore di tutti gli italiani.
Il successo arrivò negli anni Settanta con canzoni come “Piccolo uomo”, “Donna sola”, “Minuetto”, “Il guerriero”, “Donna con te”, “Libera”, “E non finisce mica il cielo”, fino alla sua definitiva consacrazione nel 1989 con “Almeno tu nell’universo”, brano con il quale vinse anche il Premio della Critica al Festival di Sanremo.
Personalità complessa, disse una volta in un’intervista: «è sbagliata l’immagine che arriva di me. Tutti mi definiscono “la grande interprete”, i cantautori mi dicono “questa canzone l’ho scritta apposta per te, solo tu la puoi cantare”. Ma nessuno si è mai chiesto: sarà adatta alla Martini? Io sono innamorata della musica etnica e invece mi toccano cose orrende, masturbazioni mentali o virtuosismi vocali. Una noia mortale. Ha ragione Francesco De Gregori quando dice che nessuno ti vuole e nessuno ti vede per quello che sei». La Martini era una donna che voleva la verità, «che odia il romanticismo, non sono sentimentale» rivelò. «Detesto tutto ciò che è finto a parte la tv che mi diverte. Sono Minì, sono di Bagnara Calabra, abbiamo un sole noi che ci fa le radiografie appena nati. Gli odori, i colori della natura nella mia terra sono forti e violenti anche nell’animo umano. Odio essere un idolo, che male ho fatto per essere un idolo? Perché non posso essere una persona normale?»
Era il 12 maggio del 1995 quando Mia Martini, una delle voci più belle della musica italiana, che ha contribuito con il suo talento e le sue indimenticabili canzoni ad arricchire per sempre il nostro panorama musicale, moriva improvvisamente nella sua abitazione a Cardano al Campo, in provincia di Varese a soli 47 anni.
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