Il concetto di baby-star rappresenta uno degli aspetti più controversi e criticati di Hollywood: quello che ha coinvolto personaggi come Macaulay Culkin non è però un fenomeno recente, dal momento in cui di casi del genere si hanno notizie anche risalendo alla cosiddetta golden age dell’industria cinematografica.
Certo, il diretto interessato non sempre ha delle colpe dirette: prendiamo il celebre caso di Jackie Coogan, che anni dopo aver preso parte a Il Monello di Charlie Chaplin scoprì, dopo la morte del padre, che tutti i soldi guadagnati a Hollywood erano misteriosamente scomparsi, finendo per far causa alla madre e dando il là alla creazione della Legge Coogan per la tutela degli attori bambini.
Situazione simile quella vissuta da Dylan Sprouse, che secondo il fratello Cole non possederebbe ormai più nulla di quanto guadagnato durante l’infanzia: secondo l’attore di Friends sua madre era “la persona finanziariamente più irresponsabile del mondo“; stesso dicasi per Shirley Temple, che all’età di 17 anni aveva già visto andare in fumo, per colpa del padre, la fortuna accumulata quando era ancora la bimba dai boccoli d’oro più amata del mondo.
Più recente è il caso di Devon Werkheiser, che i più ricorderanno per Ned – Scuola di Sopravvivenza: per il nostro fu “una vera sveglia” dover cercare un normale lavoro dopo aver dilapidato i suoi risparmi all’età di appena 25 anni; ed eccoci quindi a Corey Feldman, che nella sua autobiografia spiegò di esser stato letteralmente derubato dai suoi genitori dei soldi messi da parte grazie a I Goonies (a proposito: secondo Feldman il sequel non arriverà) e Stand By Me. E voi, conoscete altri casi, del genere? Fatecelo sapere nei commenti!
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